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B’twin: la bici da città proprio come la vuoi tu

Chi mi conosce sa che io mi muovo da sempre solo in bici e con i mezzi pubblici, fin da ragazzina.

Mai avuto un’auto in vita mia.

(Sì, la patente ce l’ho…).

Naturalmente vivo e lavoro in città, da sempre.

Non per tutti è possibile, ma almeno in città con la bici si può arrivare ovunque senza auto ed è un modo di rallentare, un modo di muoversi senza stress e nel pieno rispetto dell’ambiente.

Certo, anche una città come Milano è veramente indietro in quanto a mobilità dolce, soprattutto se paragonate alle sue sorelle europee.

Le piste ciclabili sono ancora pochissime e soprattutto c’è ancora molta anarchia: non c’è alcuna educazione civica e stradale che regoli il comportamento dei ciclisti urbani così come degli automobilisti e dei pedoni al rispetto dei ciclisti.

Insomma di strada da fare ce n’è ancora tanta.

Comunque. Io per muovermi in città utilizzo una normalissima bici olandese e sono una di quelle milanesi che va in bici con la gonna, i tacchi e la borsa nel cestino, estate e inverno, e con la bici faccio davvero tutto. Anche la spesa.

E poi ho una pieghevole, la Hoptown 320 di B’twin, ideale per gli spostamenti misti in città e che, all’occorrenza, se faccio troppo tardi la sera, ripiego e infilo comodamente nel bagagliaio di un taxi 😉

Come scegliere la bicicletta da città giusta nel solito mare magnum di offerte?

Il primo criterio a cui io mi affido è il prezzo.

In una città come Milano può succedere che leghi la bici a un palo la mattina e la sera poi non la trovi più (a me è successo quelle 3 o 400 volte…).

E non è che nel cortile di casa sia molto più al sicuro. Fuori dal teatro dove lavoro me ne hanno rubate 2…

Il fattore di rischio è talmente alto che secondo me non ha davvero molto senso fare grossi investimenti.

E quindi il rapporto qualità prezzo diventa ancora più importante.

B’TWIN, azienda francese distribuita da Decathlon, produce la Elops, una bici da città (per donna e per uomo)  molto valida e con un rapporto qualità prezzo come sempre ottimo.

Oggi B’TWIN vorrebbe produrre un nuovo modello, migliorato nel comfort e nella prestazione, senza perdere di vista l’aspetto estetico.

E per farlo ha deciso di affidarsi all’esperienza del consumatore!

Un paio di settimane fa quindi ha organizzato una giornata per far testare entrambi i prodotti, l’esistente ed il prototipo, ad un panel di clienti (uomini e donne) e raccoglierne i feedback.

Un test accurato che si svolgeva in 4 fasi, sotto la guida e la direzione dei giovanissimi ingegneri e direttori marketing di B’TWIN arrivati al Castello direttamente dalla Francia.

b'twin francia

Il test consisteva in:

– valutazione estetica

– valutazione seduta e comodità

– test utilizzo per valutare comfort pedalata e della bici in generale

– questionario finale

Io ho partecipato al test in compagnia dei miei 2 fedeli #guerrieridelseitan, Stefano e Alessandro, e qualche altro amico e conoscente.

b'twin guerrieridelseitan

Per prima cosa ci hanno fatto indossare i caschetti. Ecco, sono pochissimi i ciclisti che lo usano, me compresa. Invece bisognerebbe davvero abituarsi a farlo.

Da Decathlon potete trovare anche caschetti di vari colori e misure sempre a un buon prezzo 😉

Poi ci hanno mostrato le bici ma senza dirci quali fossero le già esistenti e quali i prototipi!

b'twin 1

Io mi sono innamorata a prima vista di un modello un po’ vintage, color carta da zucchero, e da quel momento non ho avuto occhi che per lei.

b'twin 2

Al momento del test mi viene assegnata una bici dello stesso modello della mia preferita ma di colore rosso.

Io sono piccolina, “alta” appena 155 cm e in città, tra pavè, rotaie, semafori, macchine, borse della spesa appese al manubrio, ho bisogno di sentirmi assolutamente stabile e se mi tocca dover frenare all’improvviso voglio che i piedi si appoggino completamente per terra.

Perciò la misura della bici per me è fondamentale, con telaio e ruote non troppo grandi.

La misura della prima bici che provo per me è perfetta.

Facciamo una bella pedalata con partenza e arrivo presso il punto vendita di Cairoli a Milano, tutto sulla pista ciclabile che gira intorno al Castello Sforzesco che di solito io faccio correndo e so che sono circa 3 km.

La pedalata è fluida, il sellino confortevole, i freni rispondono bene.

E’ monovelocità, che vuol dire che non ha il cambio. La trasmissione è sufficiente per gli spostamenti urbani con poco dislivello.

Unico difetto, mi sembra poco ammortizzata. Ma è pur vero che la bici è pensata per la città, quindi non per fondi particolarmente accidentati. A Milano però abbiamo rotaie e pavè a rovinare la festa.

Di rientro dal nostro giro è il momento del test. Ci viene dato un tablet con una serie piuttosto lunga di domanda cui rispondere.

E poi via per il secondo giro con una seconda bici.

Questa volta mi tocca una bici nera, più grande della precedente.

Qui ho un problema. Date le dimensioni del telaio, per toccare terra devo abbassare troppo il sellino, così quando pedalo non distendo bene la gamba e a lungo andare il movimento mi risulta molto faticoso.

La bici però ha una pedalata ancora più fluida ed più stabile della precedente e molto più ammortizzata.

Finito il giro rifaccio il test. Questa volta c’è un’ultima scheda in cui devo confrontare le 2 bici che ho provato.

E poi il domandone finale. Quale delle 2 compreresti?

Non è facile scegliere ma alla fine decido che preferisco la prima. Esteticamente è bellissima ed è della misura giusta che come dicevo prima per me in città è la cosa più importante.

A questo punto ci viene svelato che le prime bici che abbiamo provato sono le Elops 100 e 120, già in vendita da Decathlon, mentre le seconde sono i prototipi ancora in produzione.

Scopro poi che io sono quasi un’eccezione.

La maggior parte dei presenti comprerebbe la seconda bici.

Stefano, il mio fidanzato, che come me usa la bici quotidianamente per recarsi al lavoro e che da un po’ sta pensando di cambiare la sua che ormai ha un’età, potendo l’avrebbe comprata seduta stante.

Anche Alessandro, Manuela e Nicoletta, i miei amici, si sono trovati meglio con la bici ancora in produzione. Per tutti la pedalata più fluida e la migliore ammortizzazione e stabilità sono vincenti.

Per Manuela il prototipo, dal design più snello e pulito, è vincente anche dal punto di vista estetico.

La nuova bici sarà in vendita al prezzo super competitivo di 159,00 per poi scendere a 129,00 euro.

Nel complesso tutti sono rimasti entusiasti da questa iniziativa di Decathlon che dimostra ancora una volta di stare dalla parte del consumatore non solo per la politica dei prezzi.

E già che ci siamo, dico io, perchè non pensare a un prototipo color carta da zucchero e di una taglia più piccola?! 😉

b'twin io

b'twin cover

b'twin 3

b'twin 4

 

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