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Garda Trentino Half Marathon, quando la mezza è bella e senza ‘sbatti’

La Garda Trentino Half Marathon è una mezza che ho sempre desiderato fare.

Per il mitologico Strudel Party e per il percorso, che si snoda tra le Dolomiti e il Lago di Garda.

Quest’anno finalmente ci sono riuscita, nonostante questa gara non si inserisse perfettamente nel mio programma di allenamento invernale, che prevede un percorso di costruzione e nessuna gara (niente mezze fino al 2017 dice il coach!)…

Quindi nessuna preparazione specifica e, anzi, un bel collinare di 22 km sulle gambe corso la domenica prima.

Questa mezza non si correva per la prestazione. E quando è così tutto il week end diventa più rilassante 😉

Ecco, la mia teoria è che se decidi di fare una trasferta in compagnia e in un posto bello magari meglio non investire troppo sulla gara. Con la mente libera ti diverti di più, mangi quello che vuoi e fai tutti i giri che vuoi. Che altrimenti ti tocca stare attento a tutto, dal cibo al risparmio energetico pre gara, o almeno io, che forse sono psicopatica, faccio così.

Quindi sabato pregara senza ansie e senza riti. Una mezza “senza sbatti” come si dice a Milano!

Sono arrivata nel tardo pomeriggio. Un bel giro nel villaggio dove ho avvertito subito la sensazione che ti danno quelle gare perfettamente organizzate e super partecipate. Sembrava quasi di essere a un villaggio maratona.

Ritirato il pettorale e il pacco gara ricchissimo, e finalmente una bellissima, utilissima e praticissima  sacca/zaino invece della solita maglietta (spesso per me un’inutilizzabile L) siamo stati a cena con gli altri amici a Riva del Garda per la gara.

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Cosa mangiare quando siamo in trasferta e non possiamo andare in un ristorante vegano?

Io di solito ordino riso bollito e tutte le verdure che trovo nel menu. E condisco con un giro d’olio e una spolverata di veg grana che mi porto da casa (quello di nascosto però!). Se poi trovo dei legumi (a volte i ceci o i fagioli si trovano anche nei ristorante generalisti) ordino anche quelli.

Ma andrebbe benissimo anche una semplice pasta al pomodoro.

L’unico vero difetto di una cena così è che il riso o la pasta non sono mai integrali. Chissà quanto ci vorrà perchè finalmente tutti i ristoranti offrano questa alternativa…

Per la colazione in albergo potete scegliere delle fette biscottate integrali con la marmellata. Nel mio albergo questa volta c’erano persino le gallette di riso!

Magari portatevi della frutta secca da casa come faccio io e se non volete rinunciare all’avena basta portare da casa anche quella e metterla a mollo già dalla sera prima oppure qualche minuto la mattina stessa in acqua bollente.

Insomma, basta organizzarsi. Sempre senza sbatti!

La domenica mattina per fortuna non piove, nonostante le minacce di tutti i siti meteo fino al giorno prima, ma il cielo è plumbeo e l’aria bella frizzantina.

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(credits Run Like Never Before)

Quasi tutti diranno poi che la temperatura era ideale per correre ma io invece ho avuto veramente freddo per tutto il tempo e ho molto patito le raffiche di vento gelido che ogni tanto ti coglievano all’improvviso in alcuni tratti del percorso.

Sulla linea di partenza ci siamo io, Stefano, il mio compagno, che si dichiara riposato e con tanta voglia di correre (e infatti poi ci staccherà tutti e arriverà col sorriso realizzando il miglior tempo del gruppo), Roberto Nava di Run Like Never Before, la squadra degli Spartans in gran rappresentanza, le WIR Lucrezia e Anna alla sua prima mezza maratona!

Alle 10 si parte. Il percorso mantiene le promesse regalando panorami mozzafiato.

Io cerco per tutto il tempo di raggiungere Roberto che era partito appena davanti a me dichiarando di voler chiudere la gara in 1h 39’.

Cerco di raggiungerlo ma non lo vedo, e spingo.

Corro approfittando di Stefano che mi fa da lepre fino a circa il 17/18esimo quando mi stacca e non riesco proprio più a riprenderlo. Ce l’ho lì, davanti, lo vedo, ma non riesco a raggiungerlo.

E Roberto?! Fino alla fine ho pensato di averlo davanti (e invece…) e ho tenuto duro anche se mi sembrava di non averne più.

Alla fine arriviamo uno dietro l’altro con il sorriso e tutti con la bella sensazione di aver fatto una buona prestazione. E senza troppi sbatti 😉

Buona anche la prestazione  delle mie Brooks Ghost 9 che mi hanno spinta e sostenuta consentendomi un’andatura progressiva fino alla fine e confermando la loro predisposizione per distanze lunghe e velocità medie (non sono quasi mai scesa sotto i 4’30 al km).

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L’unica pecca di una gara bella e perfettamente organizzata l’ho riscontrata all’arrivo.

Posizionato in una via stretta dove si sono formati degli imbuti per via del chip legato alla scarpa da rimuovere e consegnare.

Consegnato il chip si camminava per un po’ per raggiungere un primo ristoro con the caldo e biscotti e poi ancora per prendere la navetta che riportava al palafiere.

Considerando che siamo a metà novembre in Trentino Alto Adige si potrebbe forse valutare l’idea di fornire agli atleti un telo termico all’arrivo. Io tra spostamenti vari e tempi di attesa (seppur brevi) ho patito tanto tanto freddo…

Detto questo, una gara che non può e non deve mancare nel palmares di ogni runner!

Infine grazie al podista che correva con la bandiera dell’Olanda indossata a mo’ di mantello che in un tratto in salita e controvento mi ha gridato: “Use your arms!” e che poi mi ha tirata fino al traguardo!

E un grazie speciale a Cesare Monetti, che ha reso possibile questo week end, per il suo lavoro e la sua amicizia.

Cose belle che succedono tra podisti.

#runhappy #GardaTrentinoHalfMarathon

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(credits Run Like Never Before)

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(credits Run Like Never Before)

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