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PANCIA GONFIA ADDIO CON I RIMEDI MACROBIOTICI!

La pancia gonfia sembra essere il male nazionale, soprattutto per noi donne.

Un cruccio che non risparmia nemmeno le più magre e che può diventare un chiodo fisso e motivo di disagio e depressione.

Il gonfiore infatti può essere associato a distensione addominale e la pancia si può letteralmente gonfiare come un pallone.

La pancia gonfia può essere sintomo di cattiva digestione, stress o alimentazione scorretta.

Altre volte, invece, è il sintomo di un problema di salute sottostante che può richiedere una diagnosi più approfondita.

In generale le cause principali del gonfiore alla pancia sono riconducibili a fegato e pancreas.

Il gonfiore del fegato si riconosce perché al mattino la pancia è piatta, ma lievita durante il giorno e dà molto fastidio soprattutto dopo cena.

Il gonfiore del pancreas invece può manifestarsi in qualsiasi momento e trasforma la pancia in un “tamburo”.

È anche possibile che una persona soffra di entrambi i tipi di gonfiore alla pancia e debba quindi curare sia il fegato sia il pancreas.

(per saperne di più su come curare il fegato qui)

La prima cosa da fare, in tutti i casi, se soffriamo di pancia gonfia, è mangiare con ordine.

Seguire una dieta semplice, eliminando grassi in eccesso e zuccheri e riducendo alimenti animali, alcol, stimolanti e prodotti da forno (gli alimenti peggiori sono gli alimenti stagionati, come insaccati e formaggi e prodotti da forno con farina e olio)

A maggior ragione dopo le feste. Del peso eventualmente accumulato non preoccupiamoci troppo. I chili in più, con una dieta semplice e un po’ di movimento, se ne andranno da soli.

Meglio occuparsi della salute del nostro organismo, affaticato da stravizi e sovralimentazione.

Ecco alcune semplici regole:

  • Mangiare ad orari regolari, seduti e masticando a lungo.
  • Iniziare sempre il pasto con una zuppa o brodo caldo. Potrebbe essere la zuppa di miso o qualsiasi altra zuppa. Un piatto liquido e caldo all’inizio di un pasto prepara il tubo digerente per tutto ciò che segue.
  • Finire il pasto con un tè caldo. Il tè kukicha va bene per tutti e per tutti i tipi di problema, ma anche altri tipi di tè verde o tè nero possono andare bene.

Una volta messi in atto tutti questi accorgimenti, validi non solo per chi ha problemi di gonfiori, ma ideali per tutti per rafforzare la digestione e sentirsi meglio, esiste un rimedio specifico per il gonfiore alla pancia legato al fegato: il brodo di clorofilla.

Tutte le verdure verdi sono ideali per agire sui processi di dimagrimento e depurazione in quanto contengono clorofilla.

La clorofilla è un potente disintossicante che aiuta a eliminare le scorie e riattiva il metabolismo.

Tra le insalate la rucola è la migliore per il suo gusto piccante che stimola il metabolismo, specialmente quello lento o rallentato dall’età.

Il brodo di clorofilla è un rimedio perfetto per facilitare il processo di depurazione dell’organismo e contrastare gonfiori e senso di pesantezza.

Aiuta nella depurazione, disintossicazione e rilassamento del fegato.

Come si prepara.

Il brodo di clorofilla si prepara con mezza tazza di foglie verdi (ad es. le foglie di scarto delle verdure come sedano o ravanelli) e una tazza d’acqua.

Portate a bollore l’acqua, buttate le foglie e fate sobbollire per per 1/2 minuti massimo.

Filtrate il brodo e bevetelo caldo o tiepido (le foglie possono essere riutilizzate per condire i cereali o in una zuppa).

Da bere a stomaco a stomaco vuoto prima dei pasti, aiuta gli eventuali problemi di gonfiori addominali e bruciori di stomaco.

È un ottimo rimedio anche per la cellulite soprattutto localizzata nel ventre e sulle gambe.

Un altro rimedio che serve sia per il gonfiore causato dal fegato sia per quello dovuto al pancreas è il pediluvio.

Per risolvere la tensione nel pancreas e nel fegato, che normalmente è la causa dei gonfiori, si usa acqua calda e zenzero.

L’acqua dovrebbe essere calda ma non ustionante e si può semplicemente grattugiare lo zenzero e strizzarlo, per poi versarne un cucchiaio nell’acqua calda.

Il livello dell’acqua dovrebbe arrivare sopra le caviglie, fino ai polpacci, e conviene lasciarli in ammollo dai 5 ai 10 minuti.

E infine.

Allontaniamo se possibile i motivi di ansia e di stress e le persone che ci intossicano.

Rallentiamo, riduciamo gli impegni e non sovraccarichiamoci di allenamenti.

Non è solo lo yang estremo degli alimenti la causa di gonfiori spesso inspiegabili, ma anche l’eccesso di yang della vita quotidiana, delle abitudini e dello stile di vita.


Michela Montagner
Terapista alimentare
Corsi di cucina anche a domicilio
Mail: info.runveg@gmail.com

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