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3 Veg Runners alla Monza Resegone

La Monza Resegone è una gara molto famosa.

Una di quelle gare che le conoscono un po’ tutti, non solo i runner e gli appassionati.

E averla corsa suona un po’ come un’impresa.

E’ sempre stato un mio sogno. L’impresa che un giorno avrei compiuto.

Ho deciso di iscrivermi conoscendola solo per la sua fama, ma ignorando quasi completamente ogni dettaglio.

Ci vogliono le scarpe da corsa o le scarpe da trail? quanto ci vuole a salire fino in cima? ma si corre col buio? ma come si fa a scendere? c’è l’elicottero che ti porta giù?! e se piove? ma esattamente, quanto è lungo il percorso?!

Io a tutte queste domande non sapevo rispondere quando mi sono iscritta.

Ma anche se ne ignoravo i dettagli quello che avevo io era la cosa più importante e la più difficile da trovare: una squadra. Anzi, le 2 migliori compagne possibili oltre che straordinarie veg runners!

Eh sì, perché la prima cosa che dovete sapere sulla Monza Resegone è che si tratta di una gara che si corre in squadra.

Ogni squadra è composte da tre atleti. Fino al 1998, la competizione era esclusivamente maschile, ma da quella data possono partecipare anche squadre miste ed è stato creato un trofeo anche per le squadre esclusivamente femminili.

La gara ha un percorso di 42 km. Di fatto una maratona.

Una maratona con 1000 mt di dislivello positivo che si sviluppa tutto negli ultimi 10 km: 3 km di tornanti e poi su per i sentieri. Una gara che parte su strada ma che diventa negli ultimi 7 km un vero e proprio trail.

profilo corretto

Lungo il suo percorso attraversa le due province di Monza e Brianza e di Lecco.

La corsa infatti parte dall’arengario di Monza (162 m s.l.m.), nel centro della città, per proseguire attraverso i comuni di Villasanta, Arcore, Usmate Velate, Carnate, Osnago, Cernusco Lombardone, Merate, Calco, Airuno, Olginate e, attraversato il fiume Adda, Calolziocorte.

Quindi prosegue lungo i tornanti per Rossino ed Erve dove termina la strada e comincia lo sterrato.

Ad Erve, al 36esimo km, è fissato un ‘cancello temporale’ da raggiungere in 4h e 15 minuti. Insomma, un cancello abbastanza stretto.

Da qui si prosegue lungo il ripidissimo sentiero denominato in dialetto brianzolo “Pra di ratt” giungendo alla bocchetta del “forcellino”.

Poi il sentiero attenua il dislivello e in pochi minuti si raggiunge il traguardo, la Capanna Alpinisti Monzesi (1.220 m s.l.m.) sul Resegone.

L’altra particolarità di questa corsa, oltre al percorso, è l’orario di partenza.

Le squadre infatti partono scaglionate una dopo l’altra dalle 9 di sera!

Questo vuol dire che si corre col buio e che la salita sul Resegone si affronta con le lampade frontali!

Così, tanto per rendere la cosa più divertente!!!

E volete sapere cos’è la cosa che mi spaventa di più?

Che una volta chiusa la gara, il cui tempo limite è fissato in 6h (che vuol dire arrivare entro le 3 del mattino), bisogna tornare giù… con le proprie gambe!!!

Dopo avere corso per 35 km su strada ed essersi arrampicati per altri 7 con i piedi e anche con le mani pare, con le stesse gambe bisogna affrontare il sentiero buio in discesa per tornare a casa!

Ecco, io ogni tanto mi chiedo davvero come mi vengano certe idee!!!

Mi vengono perché sono un po’ pazza e a volte un pochino incosciente (per mia fortuna che altrimenti non avrei fatto niente nella vita) e perché ho delle compagne di viaggio pronte a condividere con me questa avventura.

Se non fosse per loro non so se mi sarei davvero decisa.

Perché correre in squadra in questa gara vuol dire che non bisogna mai essere distanti più di 3 mt, pena la squalifica, che bisogna cercare di trovare il giusto passo per tutte e 3, che se una è in difficoltà le altre devono assisterla, e che se una molla la gara è finita per tutte.

Le mie compagne sono Sofia e Simona. Due amiche e due super veg runners!

Le avete conosciute attraverso i loro bellissimi racconti scritti per RunVeg.

Sofia è istruttrice di fitness, personal trainer e terapista massaggiatrice per passione e, per sua fortuna, anche per professione.

Podista con ottimi tempi ha poi ‘abbondonato’ la strada per i sentieri: trail e ultrail e sempre primi posti in classifica.

Ho conosciuto Sofia in palestra, 10 anni fa, era la mia istruttrice di step… E’ stata lei che mi ha convinta ad indossare il mio primo pettorale, quando lei portava ancora i dread lock e io ancora non pensavo che si potesse correre per qualche altro motivo che non fosse non perdere l’autobus!

sofia2-dvero-2012

Simona a vederla è uno scricciolo: minuta, con due grandi occhioni azzurri.

Ha corso più di 30 maratone! Triathleta e con 3 IRONMAN all’attivo!

Io e Simona ci siamo conosciute più recentemente, correndo. Ci siamo piaciute subito e abbiamo condiviso tanti e tanti allenamenti, qualche gara e anche qualche podio 😉

simona-leone-2

Per combinazione Simona e Sofia appartengono alla stessa società sportiva e sono amiche da tempo.

E il nostro sentire comune ci ha portate negli anni a diventare tutti e 3 vegane.

Domenica abbiamo fatto la nostra prima uscita insieme. Siamo andate ad Erve con l’idea di provare camminando il sentiero fino alla Capanna Monza.

E niente… al primo bivio abbiamo preso il percorso sbagliato e siamo andate ad un’altra capanna!

Abbiamo sbagliato ma abbiamo avuto la conferma di avere lo spirito giusto: una risata e tutto era ok!

Ci siamo gustate i nostri panini con farinata e seitan guardando da lontano la Capanna Monza sulla cima proprio di fronte a noi!

L’uscita è stata comunque allenante e soprattutto è stata un’ottima prova di team building.

Per quanto mi riguarda non ho tabelle da seguire.

Ho la maratona di Milano alle spalle e tutto il fondo che ho messo nelle gambe per preparala.

Il prossimo appuntamento per mettere un po’ di chilometri sarà domenica 7 maggio alla Wings for Life dove conto di correre almeno una ventina di km. E se riesco anche di più.

(A proposito, vi siete iscritti? e avete aderito al team di Run Veg?!)

Poi il 28 maggio ci sarà la MOMOT, la “Monza – Montevecchia ecoTrail”, una gara a coppie che si svolge da Monza a Montevecchia, lungo sentieri che attraversano il Parco Reale di Monza, il Parco dell’Alta Valle del Lambro ed il Parco naturale della Valcurone: 33,5 km con dislivello positivo di 700 mt.

Percorso_Infografica

Io la correrò in coppia con il mio compagno Stefano (il nostro veg runner di luglio) e Simona e Sofia in coppia tra loro.

val-maira

E niente. Da quando mi sono seduta in macchina sulla strada verso Erve e vedevo i tornanti che si susseguivano, tornanti che dovremo percorrere di corsa, ma anche adesso mentre scrivo, mi sento le farfalle nello stomaco.

Nella Monza Resegone c’è tutto e di più: la maratona, la strada, la montagna, l’amicizia, l’incognita di qualcosa che non hai mai fatto prima.

Partenza sabato 17 giugno. Non manca poi molto.

E comunque andrà sarà un viaggio meraviglioso, io ne sono certa!

monza resegone

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