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6 ore con L’abbraccio. Una domenica di festa, solidarietà e fango.

Domenica 28 febbraio si è svolta la prima edizione della 6 ore con L’Abbraccio.

L’Associazione l’Abbraccio di Arluno nasce nel maggio 2005 dall’incontro di un gruppo di genitori di bambini disabili. Dallo scambio di conoscenze, bisogni, informazioni si è sviluppata gradualmente una struttura che si occupa di aiutare bambini disabili e sostenere le loro famiglie.

Quella di domenica era una corsa non competitiva di 6 ore nel Parco del Roccolo ad Arluno, adiacente alla sede dell’Abbraccio, il cui ricavato andrà a sostegno delle prossime iniziative dell’Associazione.

Di fatto un anello di circa 2 km e mezzo (e qualcosina in più) da ripetersi all’infinito per un tempo massimo di  6 ore.

C’era anche la possibilità di partecipare a staffetta coprendo le 6 ore in frazioni di 1 o 2 ore: 3 atleti per 2 ore o 6 atleti per 1 ora.

L’anello partiva (e si chiudeva) dal cortile dell’associazione dove erano allestiti vari stand e un ricco ristoro. Previsto anche un tavolo apposito con alimenti per vegani e ciliaci.

Purtroppo la giornata è stata funestata dall’arrivo di quello che i meteorologi hanno battezzato il ciclone Golia, che fa paura solo a sentirlo…

Risultato: pioggia battente che non ha dato mai un attimo di tregua, freddo e fango. Ma soprattutto fango, tanto fango, ovunque fango.

Ammetto che io sono arrivata impreparata, soprattutto psicologicamente. Mi sono iscritta principalmente per contribuire con la mia partecipazione al sostegno delle attività dell’associazione e con l’idea di sfruttare la gara per fare il mio super lungo pre maratona.

Ma mi sono totalmente disinteressata alla cosa fino al sabato pomeriggio prima. In cui mi sono resa conto che avrebbe piovuto tutto il tempo e che soprattutto la gara si sarebbe svolta su sterrato.

Io amo correre nella natura, soprattutto in montagna, ma sono una podista d’asfalto, è quello il mio terreno congeniale.

Quindi, quando mi sono trovata a correre in mezzo ai campi, accanto alle stalle, sotto la pioggia battente e con l’acqua fino alle caviglie sono andata in panico che nemmeno Rambo nelle paludi del Vietnam.

Ho sprecato i primi 10 km con l’ansia al pensiero che non avrei portato a termine l’allenamento che avevo programmato e in difficoltà per le condizioni meteo e il percorso oggettivamente duri.

Poi, quando ormai avevo il fango persino nelle orecchie, i piedi si erano abituati all’acqua nelle scarpe che quasi non la sentivo più, rassicurata dall’idea che in fondo ogni 2,5 km avevo la possibilità di fermarmi, cambiarmi, scaldarmi e mangiare, galvanizzata dalla musica e dall’incitazione degli amici e di tutto il team dell’Abbraccio che ci travolgeva ad ogni passaggio, ho cominciato a divertirmi e sono riuscita a correre per 2 ore e mezza, portandomi a casa ben 26 km!

Una bella festa, soprattutto ben organizzata in una giornata che avrebbe messo a dura prova chiunque.

Ricchissimo anche il pacco gara, con una maglia tecnica super e per una volta anche con la taglia xs 😉

E la medaglia davvero speciale, fatta dai bambini dell’Associazione.

Ah! In tutto questo c’è chi ha corso veramente per 6 ore, altro che Rambo…

Insomma, bravi tutti: chi ha corso 1 ora, chi ha corso 6 ore, chi non ha corso, il team dell’Abbraccio e tutti i volontari!

E il nostro mitico Andò che ha colto come al solito i momenti più belli.

E ci auguriamo che la prossima edizione sia baciata dal sole, che non sa cosa si è perso ieri!

PS L’Abbraccio Onlus prende parte al Charity Program della Milano Marathon 2016.

Ecco come potete sostenerlo: http://www.abbraccio.it/eventi/milano-marathon-2016/

(foto di copertina di Antonio Capasso, AndòCorri)

pregara

Prima della partenza.

borlenghi

Anche il campione Federico Borlenghi ha corso per l’Abbraccio (ph di Antonio Capasso, AndòCorri)

chip arluno

Pettorali e chip per gli staffetisti (ph di Antonio Capasso, AndòCorri)

andocorri stalla noi

Il passaggio accanto alla stalla (ph di Antonio Capasso, AndòCorri)

stalla

La stalla (ph di Antonio Capasso, AndòCorri)

sentiero fango

Il sentiero.

simona

Simona La Salandra, la Regina dell’Abbraccio (ph di Antonio Capasso, AndòCorri)

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