Io sono milanese, di Milano Milano. Milanesissima, tutti e 2 i genitori e 3 nonni.
Milanese, imbruttita e come se non bastasse vegana!
Quindi la pastiera che c’azzecca?!
Un’idea che non dovrebbe nemmeno sfiorarmi la mente, mi direte.
In effetti non è un dolce che si è mai mangiato nè preparato a casa mia, dove entrava solo la Colomba.
La colomba non l’ho mai amata particolarmente, perciò non mi sono presa la briga di cimentarmi nella versione veg di questo dolce.
Quello che mi è sempre piaciuto tanto della colomba è la crosta e l’aroma di arancio che sprigiona quando la tagli.
Quindi ho studiato una veg torta pasquale che mantiene entrambe queste due caratteristiche ma è molto più semplice da preparare e, quello che più conta, sa di Pasqua! Se volete trovate la ricetta qui.
Invece la pastiera mi è sempre piaciuta da matti!
Prima di essere vegana mi ero sempre rifiutata di prepararla. Sentivo storie assurde sui tempi di preparazione di questo dolce.
E poi certi dolci non si fanno in casa. Ci vuole una vita per prepararli e non verranno mai bene come quelli che si comprano: non abbiamo i forni adatti, gli strumenti adatti, gli ingredienti adatti, e abbiamo una vita, non possiamo passare tre giorni a preparare un dolce!
Però, da quando mi cimento con la cucina vegana, ogni nuova ricetta è una sfida! Sarà che la competizione ce l’ho nel dna io 😉
Non avendo una ricetta di fiducia mi sono dovuta affidare al mio intuito per sceglierne una nel mare magnum di internet.
E come faccio spesso ho creato una mia ricetta originale leggendo un po’ di qua e un po’ di là.
Per la farcia mi ha attirato una ricetta che la proponeva senza tofu, che io non amo molto nei dolci. Al suo posto una cremosissima ricotta… di mandorle e anacardi!
Ho spesso sentito parlare degli anacardi come ingrediente principale per la preparazione di formaggi vegan ma non avevo mai provato. Così ho fatto un esperimento nell’esperimento.
Un dolce vegano sì, ma non macrobiotico e bello calorico, attenzione.
Una ricetta cruelty free che propongo ancora più volentieri in questo periodo, in cui imperversano ancora tradizioni crudeli e assurde.
Per essere il primo esperimento sono molto soddisfatta. Lo pubblico ora, che ormai Pasqua è passata, perchè l’ho preparata sabato, da portare al lago alla mia famiglia allargata tutta onnivora! E prima di proporvela voleva testarla su di loro 😉
Che poi la pastiera è un dolce buono, che sa di primavera, che si può preparare sempre.
Quindi ecco finalmente la ricetta della mia pastiera vegana e cruelty free.
Ingredienti
Per la frolla:
200 gr di farina 0
100 gr di farina integrale di farro
100 gr di zucchero di canna
35 gr di olio d’oliva
35 gr di olio di semi
70 ml di acqua
6 g di lievito per dolci
buccia di limone
un pizzico di vaniglia
Per la crema di grano:
450 gr di grano cotto
200 ml di latte di mandorla Alpro
scorze di arancia a limone
un pizzico di vaniglia
Per la ricotta:
200 gr di mandorle
200 gr di anacardi
100 ml di latte di mandorla Alpro
E
100 gr di zucchero di canna
70 gr di canditi
Preparazione
La primissima cosa da fare è mettere a bagno mandorle e anacardi la notte prima in modo che si gonfino e si idratino.
Dopodichè la prima cosa da preparare è la frolla.
Sciogliete lo zucchero nell’acqua, poi unite i due oli e mescolate.
Disponete a fontana la farina e il lievito setacciati, la scorza di limone grattugiata e la vaniglia e versate i liquidi al centro. Impastate fino a formare una palla. Avvolgetela con la pellicola e lasciate riposare in frigo almeno 2 ore, fino a quando non si rassoda.
Mentre la frolla riposa in frigo preparate la crema di grano.
Mettete in una pentolino basso e di media grandezza il grano con il latte di mandorla e le bucce degli agrumi.
Scegliete un latte senza zuccheri aggiunti, come il latte di mandorle Alpro che ho utilizzato io.
Fate cuocere a fuoco lento per 25/30 minuti a fuoco lento girando continuamente. Poi togliete le bucce e frullate una parte della crema. Circa 1/3. Poi lasciate raffreddare completamente.
A questo punto preparate la vostra ricotta vegana frullando anacardi e mandorle scolati dall’acqua di ammollo insieme al latte di mandorla. Vi servirà un robot potente e molta pazienza. Dovete frullare fino a raggiungere una consistenza cremosa.
Ora potete mischiare la vostre creme in una ciotola e aggiungere i canditi e lo zucchero di canna. Mescolate tutto bene.
Finalmente la farcia per la vostra pastiera vegana è pronta.
Stendete la pasta frolla fino ad ottenere una sfoglia larga un po’ più della teglia in cui cuocerete la pastiera.
Scegliete uno stampo dai bordi alti naturalmente.
Adagiate la sfoglia nella teglia fino a coprirla. Fatela appoggiare ai bordi e tagliate le estremità in eccesso.
Quindi riempite uniformemente con la vostra farcia e infine coprite con striscioline di frolla disposte a griglia.
Infornate in forno statico a 180 gradi e fate cuocere per 30 minuti.
Poi lasciate riposare la vostra pastiera vegana nel forno spento ancora per 15 minuti circa in modo che la crema si asciughi bene.
Quindi sfornate e lasciate raffreddare. Se non la consumate subito riponetela in frigo.
Sono Michela, ma per tutti sono La Michi.
Vegetariana della prima ora, oggi felicemente vegana, maratoneta per passione e cuoca per diletto, mi interesso da anni all’approfondimento di temi legati all’alimentazione, allo sport e al benessere.
Diplomata Guida alla terapia alimentare alla Sana Gola di Milano e presso l’Accademia Italiana Fitness in Nutrizione per lo sport, tengo corsi di cucina macrobiotica vegana e consulenze personalizzate.