Questa pagina nasce per affrontare la questione dell’alimentazione in trasferta.
Io dico sempre che fino alla mezza ci si arrangia, ma il giorno prima della maratona un carboload ben fatto è obbligatorio e imprescindibile.
Carboload: scofanarsi due chili di pasta o di riso e vari altri carboidrati il giorno prima della gara per fare scorta di glicogeno e aumentare energia e resistenza. Più o meno.
Comunque. Una pasta al pomodoro o un riso bollito con due verdure grigliate ce la fanno tutti, ovunque. Ma io soffro moltissimo il picco glicemico. Che vuol dire che a seguito del carboload di cui sopra, non solo la mattina dopo sono costretta a strizzare nel mio completino da gara una pancia di sei mesi, ma ho una fame che nemmeno dopo i 42 km.
Per quale motivo? Colpa del maledetto picco glicemico.
Perché la glicemia nel sangue si alza moltissimo e rapidamente quando un pasto è composto principalmente da grossi quantitativi di carboidrati semplici ad elevato indice glicemico: ad esempio pane bianco, pasta bianca, riso brillato, patate, tutti alimenti di cui noi runners in pieno delirio da carboload ci abbuffiamo senza ritegno nella fatidica giornata pre – gara.
La glicemia aumenta con gradualità invece se i carboidrati sono complessi ed associati a proteine, grassi e fibre: quindi ad esempio pasta o riso integrale con un cucchiaio di olio o pomodoro e verdure.
Ora, ditemi voi in quale ristorante è possibile trovare pasta o riso integrale? Nessuno. Solo nei ristoranti vegani, ahimè.
E questo è davvero un gran peccato, per tutti.
Io di solito cerco di risolvere il problema prenotando bed and breakfast o appartamenti dove possa avere a disposizione una cucina.
Ma laddove non mi è possibile parto alla ricerca di ristoranti vegetariani o vegani che mi garantiscano di poter fare il mio carico di carboidrati integrale.
Quindi, ecco a voi le mie segnalazioni. In alcuni casi provate sul campo, in altri saranno solo suggerimenti per chi ha poco tempo per cercare. Poi se li provate, fatemi sapere!
STAY TUNED & RUN VEG!