Premetto. Per me tra Panettone e Pandoro non c’è mai stata gara.
Io ho sempre preferito il Panettone, quello classico, con uvette e canditi. Sarà che sono milanese fino al midollo, sarà che mi piacciono i dolci sostanziosi e pastosi, anche un po’ ‘gnucchi’.
Ma, come dico spesso, certi dolci non si fanno, si comprano (come diceva Nonna Anna di Happy Family, uno spettacolo di grande successo prodotto dal teatro in cui lavoro, il Teatro dell’Elfo, poi diventato un film di Salvatores).
Non so, i cioccolatini (che pure ogni provo a fare) o la pastiera napoletana (in cui invece non mi sono mai cimentata). Ci vuole una vita per farli in casa e non verranno mai bene come quelli che si comprano: non abbiamo i forni adatti, gli strumenti adatti, gli ingredienti adatti, e abbiamo una vita, non possiamo passare tre giorni a preparare un dolce!
Ecco, il Panettone è uno di quei dolci.
Va detto che in commercio ormai esistono diverse varianti vegane, sia nel biologico che nella grande distribuzione. Ma nessuna di quelle che ho provato mi ha soddisfatta. Così ho deciso di provare a farlo in casa con la ricetta del nostro Marco Bianchi.
Mi ero cimentata già lo scorso anno con risultati non del tutto soddisfacenti. Sapore buono, ma il dolce non si era alzato a sufficienza. Credo che nella ricetta di Marco manchi una terza lievitazione, necessaria a far gonfiare il panettone fino ai bordi della carta.
Io poi, che non avevo la farina integrale in casa, l’ho sostituita con quella di farro, aumentando un pochino le dosi, per la sua minore capacità di assorbire acqua.
Risultato quest’anno eccezionale!
Ma ecco qua la ricetta del ‘mio’ panettone vegano di farro al cioccolato. Buon lavoro!
Ingredienti:
15 g di lievito di birra
250 ml di latte di soia
250 g di farina 0
200 g di farina di farro
80 g di zucchero di canna
50 g di olio di semi di mais
1 arancia
1 limone
180 g di uvetta
200 ml di succo di mela
180 gr cioccolato extrafondente oppure canditi (a piacere)
Preparazione:
Come prima cosa, stemperate il lievito di birra nel latte di soia.
Riunite quindi le farine in una ciotola e mescolatele con lo zucchero.
Aggiungete ora il latte di soia e metà dell’olio di semi. Lavorate per bene l’impasto.
Quando sarà omogeneo e compatto, dategli la forma di una palla e lasciatelo lievitare per 2 ore in una ciotola (coperta con un canovaccio pulito) al caldo, per esempio vicino a un termosifone.
Nel frattempo, grattugiate la scorza di arancia e quella di limone e fate ammorbidire l’uvetta nel succo di mela.
Trascorso il tempo di lievitazione, incorporate nell’impasto le scorze, l’uvetta e l’olio rimanente.
Impastate e rimettete a riposo: saranno necessarie altre 2 ore di lievitazione.
Trascorse le 2 trasferite l’impasto in uno stampo di carta da panettone da 750 gr e incidetene la superficie con un coltello.
A questo punto il nostro Marco Bianchi dice di infornare, io invece vi suggerisco di far lievitare almeno un’altra ora o comunque il tempo sufficiente per cui l’impasto si alzi fino al bordo della carta.
Quindi infornatelo per 1 ora a 180 gradi (modalità forno statico).
Un consiglio: meglio se si crea una certa umidità, quindi durante la cottura inserite in forno un pentolino con un po’ di acqua.
Sono Michela, ma per tutti sono La Michi.
Vegetariana della prima ora, oggi felicemente vegana, maratoneta per passione e cuoca per diletto, mi interesso da anni all’approfondimento di temi legati all’alimentazione, allo sport e al benessere.
Diplomata Guida alla terapia alimentare alla Sana Gola di Milano e presso l’Accademia Italiana Fitness in Nutrizione per lo sport, tengo corsi di cucina macrobiotica vegana e consulenze personalizzate.