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Reebok Floatride: correre e fluttuare

Reebok, da sempre da sempre un marchio leader e  inevitabilmente associato al mondo del Fitness e del Cross Fit, finalmente fa il suo rientro trionfale nell’universo running.

E lo fa davvero in grande stile con un evento dedicato a blogger e giornalisti all’Arena Civica, il tempio dell’atletica Milanese.

Aperta apposta per noi alle 8 del mattino.

Io ci sono entrata con ai piedi le mie nuovissime Reebok Floatride.

Lì, sulla pista dove tante volte ho visto Madonne e Santi attendermi in prossimità del gonfiabile che segna l’arrivo.

Dove sono abituata a sentire le voci degli amici che ti incitano o del coach che ti grida dietro!

Quella mattina invece silenzio: nessuno sugli spalti, la pista tutta per noi.

Un’atmosfera ovattata, un po’ irreale, ideale per provare una scarpa che promette di farti ‘galleggiare’! (floatride vuol dire ‘corsa fluttuante’)

Mi avete già vista indossare le nuove Reebok Harmony Road, l’ultimo modello dedicato da Reebok ai runners, uscito nei mesi scorsi.

Una scarpa leggera e bella da vedere.

L’intersuola assorbe discretamente gli urti mentre la tomaia in mesh assicura traspirabilità.

La struttura del tutto priva di cuciture riduce il rischio di irritazioni mentre la suola resistente protegge la scarpa su ogni tipo di terreno.

Con le nuove Floatride, frutto di un lungo percorso di ricerca e sviluppo, Reebok fa un ulteriore passo avanti.

Noi le abbiamo provate durante una corsa di circa 5km a tappe nel Parco Sempione, attorno all’Arena, guidati da Andrea Giocondi, mezzofondista e campione della nazionale azzurra negli anni ’90.

A ogni tappa esercizi di tecnica di corsa: skip, saltelli, allunghi, rullate.

Quegli esercizi che dovrebbero far parte della normale routine di ogni runner ma che invece tutti, o quasi, trascuriamo. Così come lo stretching. Che già è tanto se riusciamo a far stare tutti i lavori previsti dalla tabella nei 45 minuti che ci siamo ritagliati per la nostra seduta di allenamento.

Ma è un grave errore: bastano 10 minuti (rinunciando solo a un paio di km) una volta alla settimana per mettersi al riparo da infortuni più o meno gravi.

Ma veniamo alle scarpe.

A vederle sembrano quasi ‘scarpone’, ma una volta prese in mano mi hanno stupita per la loro leggerezza.

Appena indossate la sensazione è immediatamente buona: si tratta di una scarpa molto morbida. E questo è un bene dal momento che la sua caratteristica principale dovrebbe essere la fluttuabilità e che io non amo le scarpe troppo secche.

Attenzione perchè veste un po’ grande: il mio solito numero è un po’ troppo lungo. Impressione che mi è stata confermata anche da altri quella mattina. Quindi, soprattutto qualora decideste di acquistarle on line, vi consiglio di scegliere una mezza misura in meno del solito.

Per me quella con Reebok è stata l’ultima corsa fatta fino ad oggi mentre scrivo – che la mia gamba sinistra non mi da tregua – ed ero già piuttosto sofferente.

A maggior ragione quindi ritengo che il sostegno della scarpa, di cui sentivo davvero il bisogno, sia davvero valido.

Durante l’allenamento la Floatride si è dimostrata piuttosto equilibrata: né troppo morbida, né troppo secca  ma davvero ben ammortizzata.

E reattiva. Nonostante io non fossi particolarmente scattante quel giorno, quando le chiedi di partire, la scarpa parte!

Ce ne siamo bene accorti nel 400 in pista fatto a chiudere un allenamento intenso e infuocato dal caldo.

Questo mix di ammortizzazione e reattività è data dalla particolare composizione di questa scarpa che unisce 3 elementi: intersuola in FloatFom, tomaia in Knit, una maglia elastica senza cuciture che avvolge il piede quasi come un calzino, e bordo di supporto in Eva, materiale leggero e stabile.

Una scarpa sicuramente da provare, adatta a tutti, salvo particolari problemi di peso o di postura.

La alternerò alla Harmony Road nei miei allenamenti autunnali e vi darò un aggiornamento.

Le Reebok Flotride saranno in vendita prossimamente. On line qui.

Nel frattempo #bemorehuman

#feelthefloatride

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Carlotta Montanera di Running Charlotte

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La premiata ditta Run Veg e Run Like Never Before

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Il nostro super coach, il campione Andrea Giocondi

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