Giovedì 7 luglio ho partecipato alla giornata di presentazione della Reebok Nano 6 dedicata a giornalisti e blogger.
Faccio una premessa. Il mio fidanzato, con cui convivo, è personal trainer, pratica cross fit da diversi anni, oggi è coach di allenamento funzionale per le Women in Run Milano, e due anni fa per Natale mi ha regalato un bilancere e un cattelbell…
Questo per dire che quando non esco a correre, mi alzo la mattina e faccio un wod (il work out of the day, l’allenamento del giorno) casalingo studiato da lui apposta per me.
Quindi certe terminologie, posture ed esercizi mi sono familiari.
Ma non ero mai stata in un vero box di cross fit prima di giovedì.
E per la mia prima volta grazie a Reebok ho fatto le cose in grande: ho avuto l’opportunità di allenarmi alle Officine CrossFit, il tempio del CrossFit milanese, seguita dai due super campioni Stefano Migliorini e Martina Barbaro.
L’occasione era il lancio della nuova Reebok Nano 6, l’evoluzione della scarpa icona del CrossFit.
Prima ci presentano le novità della nuove Nano 6: tomaia in nuovo mesh più traspirante, re-enginereed overlay del rivestimento in Kevlar per una protezione assoluta dalle abrasioni. Intersuola con rivestimento protettivo in termopoliuretano per una stabilità superiore e suola con intagli di flessione MetaSplit Expansi.
Una scarpa più versatile che si adatta alla perfezione ad ogni tipo di wod, come abbiamo avuto modo di sperimentare noi stessi.
Poi ci introducono alla filosofia del CrossFit: un metodo di allenamento che si basa sull’esecuzione di movimenti funzionali costantemente variati eseguiti ad alta intensità.
Dopo un breve, ma già impegnativo riscaldamento, Stefano e Martina ci spiegano il wod che eseguiremo a gruppi di 2 o 3 persone illustrando con precisione l’esecuzione di ogni movimento: 60 calorie da bruciare sulla Assault Bike, 60 Sit Ups, 60 Dumbbell Snatch e 60 Burpees.
Per i gruppi di 2 le ripetizioni si riducono a 50. Io dovrò dividere la mie con Roberto Nava, di Run Like Never Before, il blog per cui curo una rubrica su alimentazione e benessere.
Si comincia con la bike che per me è davvero dura, anche perché la sella doveva essere posizionata ad un altezza intermedia tra i 2 componenti della squadra, non si poteva perdere tempo a sistemarla, e nel nostro caso si trattava di trovare un compresso tra i miei 155 cm di altezza e i suoi 188! Insomma, la bike era troppo alta per me (fatica!) e troppo bassa per lui!
Addominali e snatch vanno via abbastanza lisci, tutto bene insomma, fino ai burpees. Al momento del cambio Roberto, che esegue per primo, dichiara di averne fatti 15. Ma con la certezza che io ne avrei fatti altri 15, per poi dividere gli ultimi 20 facendone 10 a testa. Ma io, che non sono abituata a questa modalità di allenamento, penso che mi abbia abbandonata ai rimanenti 35 burpees e niente, me li faccio tutti e 35 io, di fila, senza riuscire a sentire le sue grida di “cambiooooo” coperte dalla musica alta.
Chiudiamo il wod in 12’52, ampiamente sotto i 20 minuti, tempo massimo consentito (cap time).
Al termine dell’allenamento era previsto un pranzo a cui io non ero nemmeno troppo sicura di voler partecipare. Immaginavo scenari paleolitici e situazioni imbarazzanti in cui tutti avrebbero guardato cosa mettevo (e non mettevo) nel piatto, come spesso accade.
E invece. Ci portano alla Cascina Cuccagna, un vero avamposto agricolo in centro a Milano dove prendono vita attività e progetti legati alla valorizzazione di stili di vita sostenibili, all’alimentazione, a produzioni e consumi consapevoli, al riuso e al riciclo. E dove c’è un ottimo ristorante. E ci viene offerto un pranzo squisito a base di verdure miste, hummus di ceci e riso venere, accompagnati da pane e focacce di farine integrali. Perfetto reintegro post training e ottimo carboload per me che la sera avevo una garetta di 12 km, tanto per non farmi mancare nulla.
Che ad essere diffidenti spesso si sbaglia, e a dimostrazione che l’attenzione per una alimentazione alleggerita dalle proteine animali ormai dilaga anche dove meno te lo aspetti.
Ancora oggi però (mentre scrivo è sabato) addominali, lombari, bicipiti femorali, tricipiti e altri muscoli di cui non conosco i nomi gridano vendetta per quei burpees.
#Nano6 #BeMoreHuman #PowerToBeMore
Sono Michela, ma per tutti sono La Michi.
Vegetariana della prima ora, oggi felicemente vegana, maratoneta per passione e cuoca per diletto, mi interesso da anni all’approfondimento di temi legati all’alimentazione, allo sport e al benessere.
Diplomata Guida alla terapia alimentare alla Sana Gola di Milano e presso l’Accademia Italiana Fitness in Nutrizione per lo sport, tengo corsi di cucina macrobiotica vegana e consulenze personalizzate.