Torna finalmente l’appuntamento con il veg runner del mese, storie di podisti amatoriali come tutti noi che hanno fatto una scelta vegetariana o vegana.
Adottare un’alimentazione 100% vegetale può essere una scelta vincente per chi pratica sport?!
La testimonianza di Stefano Trianni farebbe pensare di sì.
Grazie Stefano!
Ciao a tutti, sono Stefano, classe 1977, grande appassionato di sport e di corsa in particolare.
Pratico la corsa dal 2004 con qualche sporadica incursione nel triathlon, dopo precedenti nel calcio e tennis.
Con la corsa è stato amore a prima vista.
Ho capito subito che era lo sport adatto a me: spirito di sacrificio, costanza, introspezione, natura, amici, sfide e ricerca dei propri limiti.
La corsa è stata diverse volte la mia salvezza, la mia valvola di sfogo, il mio ritrovarmi.
La maggior parte delle decisioni importanti della mia vita le ho prese mentre correvo.
Ormai corro da 13 anni e fin da subito mi sono cimentato in varie distanze, dai campionati master in pista sui 100 e 200 mt fino alla maratona – ne ho corse 4 fino ad oggi – passando da innumerevoli mezze maratone e gare di 10 km.
Di recente mi sono cimentato in qualche trail, anche se la montagna è un terreno per me tutto nuovo e da scoprire.
Quest’anno ho partecipato anche alla Monza Resegone, gara di 42 km con 1000mt di dislivello circa in cui ho avuto modo di conoscere la Michi che mi ha proposto – con mia grande sorpresa ed emozione – di raccontarvi la mia esperienza.
Qual è la mia distanza preferita? Forse non esiste, l’emozione che provo è sempre la stessa in qualsiasi competizione.
I miei personali sono: maratona in 3h15’ (Milano 2017 ), mezza maratona 1h24’ e 10 km 35’58’’.
Ma il mio scopo rimane quello di provare belle sensazioni e, perché no, superare ogni volta i miei limiti.
Veg runner
Sono vegetariano da esattamente 7 anni.
Non che prima fossi un amante della carne o pesce a tutti i costi.
Credo di aver sempre avuto una sensibilità particolare per gli animali e l’ambiente.
Ricordo ancora il giorno in cui da piccolo mi portarono a pescare!
Preso il primo ed unico pesce della mia vita son seguiti pianti e tentativi vani per liberare quella creatura dal maledetto amo!
Per non parlare del trauma quando ho scoperto che fine facevano i conigli che mio padre allevava in giardino e che scomparivano di punto in bianco. Sono arrivato perfino ad inventarmi una fantomatica allergia alla carne di coniglio pur di non mangiarli!
Ma la molla per diventare vegetariano è arrivata nel 2010, in concomitanza con la nascita di mia figlia.
Come ogni genitore ho iniziato a farmi delle domande su come avrei potuto far crescere mia figlia nei migliore dei modi e giunta l’età dello svezzamento ho iniziato ad informarmi, leggere, consultarmi sull’alimentazione in generale e sul vegetarianesimo in particolare.
Seppur senza l’appoggio della mia famiglia (nonni in primis), ho optato per lei per uno svezzamento vegetariano. E in quel momento ho deciso che anche io, come padre, dovevo seguirla in questo percorso.
Le paure ed i dubbi quando le tue scelte coinvolgono terze persone, in particolare se i coinvolti sono i figli, sono tante, ma sono state spazzate via da risultati visibili in termini di crescita e benessere.
Ora mia figlia ha sette anni, pratica nuoto ed atletica e gode di ottima salute.
Per quanto riguarda il sottoscritto la scelta vegetariana è stata fin da subito facile, coinvolgente e appagante.
E ha portato con sè uno straordinario cambiamento non solo fisico, ma anche psichico.
E lo sport?
A livello sportivo la scelta di seguire una dieta vegetariana non mi ha preoccupato più di tanto, anzi fin da subito ho riscontrato solo miglioramenti ed una riduzione degli infortuni.
Maggior facilità di digestione, energia maggiore, riposo migliore e recupero più veloce.
Ad oggi mi alleno circa 5 volte a settimane più qualche seduta sporadica in palestra e/o in piscina.
Il mio allenamento preferito sono sicuramente le ripetute veloci in pista!
Nell’ultimo anno sto evolvendo da un’alimentazione vegetariana ad una vegana.
Di fatto il latte non lo bevo da anni e le uova non mi sono mai piaciute.
Quello che mi manca è disintossicarmi al 100% dai formaggi, cosa non facile, che da quando mi sono trasferito nella bergamasca ce li ho sempre sotto gli occhi!
Ma le mie prestazioni sportive sono cambiate col mio cambiamento di alimentazione?
Forse si. Ma in meglio, se dopo ben 13 anni di corsa mi son ritrovato a fare il mio personale sui 1000 mt proprio adesso che sono arrivato alla soglia dei 40 anni.
Non male alla mia età riuscire a fare un tempo di 35’ 58’’, migliorando il mio personale di quasi 2 minuti. Ora vorrei provarci con una mezza maratona, incrociate le dita per me!
Cosa mangio?
A colazione bevo solo un po’ di latte vegetale, difficilmente riesco ad ingerire solidi.
Ma integro con fuori pasto a base di frutta fresca o frutta secca.
I pasti principali sono composti di cereali integrali, verdure e legumi. Cerco di variare il più possibile sia i cereali che le verdure, ricorrendo sempre a prodotti di stagione.
Integrazione
Integro la mia dieta con alga spirulina e vitamina B12.
Mentre durante le mie gare non faccio mai uso di gel nè di altro tipo di integratori.
Vado di datteri, albicocche disidratate o fichi secchi.
Sono comodi e naturali e non mi danno effetti collaterali!
Per concludere, vi consiglio l’ottimo libro del triatleta Brendan Brazier “La cucina EnergEtica” in cui ho trovato molti consigli utili per la mia alimentazione da sportivo vegetariano.
Buone corse a tutti!
*se volete anche voi raccontarmi la vostra di podisti vegetariani o vegani scrivete a: info.runveg@gmail.com
Sono Michela, ma per tutti sono La Michi.
Vegetariana della prima ora, oggi felicemente vegana, maratoneta per passione e cuoca per diletto, mi interesso da anni all’approfondimento di temi legati all’alimentazione, allo sport e al benessere.
Diplomata Guida alla terapia alimentare alla Sana Gola di Milano e presso l’Accademia Italiana Fitness in Nutrizione per lo sport, tengo corsi di cucina macrobiotica vegana e consulenze personalizzate.
