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ALPIN CUP – QUANDO LA MEZZA E’ SOTTO CASA

L’Alpin Cup è stata la mia prima mezza maratona.

Si corre al Parco Nord,  il mio parco, quello dove andavo a studiare e a fare i pic nic da ragazzina e dove oggi mi alleno 4 volte a settimana.

Era il 2009 e correvo solo la domenica mattina, per un’ora tutte le domeniche, senza crono, senza gps, senza pretese, senza aspettative.

Non avevo seguito nessuna tabella o programma per principianti. Il mese prima avevo corso i 10 km della Deejay Ten che, come per tanti di noi, podisti milanesi imbruttiti, è stata la mia primissima gara.

In seguito per prepararmi alla mezza avevo fatto un’uscita di un’ora e trenta e poi una di due ore. Senza nemmeno sapere quanti chilometri avevo corso.

La mattina della gara il tempo era freddo e uggioso. Mi ero appena comprata, finalmente, alcuni capi di abbigliamento tecnico invernale e quel giorno li ho indossati tutti: pantaloni lunghi, primo strato, secondo strato, smanicato antivento, copricollo e guanti!!! Oggi non mi copro così nemmeno quando nevica! Ma almeno non sembravo l’omino michelin delle prime uscite con la felpa di cotone e la giaccavento…

La gara è stata un disastro. Col senno di poi mi sono resa conto che l’Alpin Cup è una mezza difficile, anche per un podista esperto.

Ma mi sono divertita… All’arrivo ci sono le mogli degli alpini che ti offrono il vin brulè e per chi li gradisce i panini coi wurstel o con la nutella a strati alti due dita.

Me ne sono tornata a casa felice, con il pettorale sdrucito nello zaino e la maglietta della gara di due taglie più grandi, la prima di una lunga serie di maglie oversize che tengo lì a riempire i cassetti, testimoni ingombranti, letteralmente, di tutte le mie imprese.

Comunque da allora non ho mai più smesso.

In mezzo sono passati 6 anni, 40 minuti di crono guadagnati, tabelle, infortuni, ripetute, maratone, amici, delusioni e pb.

E la mezza del Parco Nord la corro tutti gli anni. Ed è finita che l’anno scorso, per i miei 40 anni, il tanto amato parco mi ha regalato pure un podio di categoria.

Quest’anno l’Alpin Cup, organizzata dal Gruppo Sportivo Alpini di Sesto San Giovanni, è tornata al Parco Nord con un nuovo percorso e sostenendo la raccolta fondi del progetto”Il Parco cresce con me” – AZIONE Rinaturalizziamo il Lago Niguarda.

Per la prima volta i 21 km della corsa sono stati distribuiti sull’intero territorio del Parco, grazie alla recente passerella ciclopedonale inaugurata a fine maggio che unisce le due aree est e ovest del Parco.

Percorso più bello certamente, ma più “nervoso”: tante curve, saliscendi, asfalto e sterrati.

Distanze:
21 km FIDAL competitiva
10Km FIDAL competitiva (novità)
10Km non competitiva
Mini AlpinCup 0,5-1,5 Km (Riservata bambini/e ragazzi/e da 6 anni a 14 anni)

Come sempre grande partecipazione e pettorali tutti esauriti.

Il Parco Nord diventa sempre più il parco della Città Metropolitana, sempre più patrimonio di tutti, una vera e propria foresta milanese con i suoi boschi fitti, i laghetti, i suoi animali selvatici, la sua biodiversità.

Il suo valore ambientale e il suo significato culturale ne fanno non una semplice area verde alle porte di Milano, ma un luogo di trasformazione territoriale sostenibile e di cultura ambientale.

“Il Parco Nord Milano è ancor più bello di Central Park – dice Moko, deejay di Radio 105 testimonial della gara di oggi – ne sono davvero innamorato. E’ per questo che dobbiamo amarlo e tutelarlo ogni giorno. E’ curato in ogni suo dettaglio, è un luogo dove rigenerarsi e stare bene. Dobbiamo rendercene conto: è un bene prezioso che fa parte della nostra città”.

Quest’anno l’Alpin Cup si è corsa all’indomani di un grave attento che ha colpito Parigi e sconvolto l’Europa.

4 km della nostra gara sono stati dedicati a Parigi.

In un mondo imprigionato dall’odio continueremo sempre a correre verso la libertà (cit.)

 

RUN VEG, RUN GOOD.

Tutte le foto su http://andocorri.blogspot.it/2015/11/15-novembre-2015-sesto-s-giovanni-mi.html

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