RICETTE PER RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO

zuppa di miso sistema immunitario

Ogni giorno, almeno tre volte al giorno, attraverso il cibo, noi abbiamo il potere di rinforzare o indebolire la nostra salute.

Ma raramente ne siamo consapevoli.

Anche perché nessuno ce lo insegna.

Persino oggi, che siamo in piena emergenza sanitaria (scrivo ai tempi del Coronavirus), nessuno pone particolarmente l’accento su questo aspetto della prevenzione.

Eppure la scelta del cibo, ogni giorno, può fare la differenza tra benessere e malessere, tra salute e malattia.

Attraverso la scelta del cibo possiamo aiutare il corpo a sviluppare una sua capacità innata: quella dell’autodifesa.

Nell’articolo COME RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO ATTRAVERSO IL CIBO troverai alcuni suggerimenti  specifici per rafforzare il nostro sistema immunitario e combattere le malattie infettive, dal comune raffreddore, all’influenza, ai virus in genere.

Alcuni alimenti ostacolano il corpo a guarirsi, mentre altri aiutano a mantenere il corpo alcalino, creando così un ambiente in cui i virus non possono prosperare.

Alimenti da ridurre o evitare, il cui consumo abituale o eccessivo ci può indebolire:
CARNE
SALUMI
LATTICINI
ZUCCHERO
OLI E GRASSI DI CATTIVA QUALITA’
olio di palma, margarine vegetali ad esempio
ALCOL
ALIMENTI TROPICALI
banane, avocado, cacao, caffè, cocco
PRODOTTI RAFFINATI
farine, cereali e pasta non integrali
PRODOTTI DA FORNO SCADENTI
Questi prodotti di solito contengono farine raffinate, eccesso di glutine e lieviti chimici, che possono indebolire    
PRODOTTI INDUSTRIALI CONSERVATI E TRASFORMATI
Alimenti consigliati, il cui consumo regolare può rafforzare il nostro organismo e le nostre difese:
SEMI
cereali integrali in chicco, legumi, e tutti i tipi di semi
In generale tutti i semi (quindi anche cereali in chicco e legumi) contengono in sé un valore energetico molto potente e conferiscono forza all’organismo.
VERDURA DI STAGIONE
Con particolare attenzione alle foglie verdi, per le loro proprietà disintossicanti e l’alto contenuto di vitamina C
ALIMENTI FERMENTATI, CONDIMENTI SPECIALI E ALIMENTI IN SALAMOIA
(salsa di soya, miso, gomasio, umeboshi, olive di buona qualità, crauti)
per la forza unica che aggiungono e per mantenere l’equilibrio della flora intestinale.
ALGHE

UN AIUTO IN PIU’

Non esistono ‘cibi macrobiotici’ ma è vero che esistono alcuni ‘alimenti speciali’ che fanno parte della tradizione orientale che, come piace dire a me, hanno i super poteri e ci possono dare un aiuto in più: verdure pressate, miso, umeboshi, funghi shitake, kuzu, alghe

E se proprio vuoi fare scorta di generi alimentari di prima necessità, avrai capito che pasta bianca, farina 00 e merendine non sono proprio l’ideale.


I MAI PIU’ SENZA DELLA TUA DISPENSA

Ti consiglio piuttosto di non farti mai mancare questi alimenti, non solo in questo momento di emergenza.

(clicca sugli alimenti per aprire il link per acquistarli online)
RISO INTEGRALE, CEREALI INTEGRALI E PASTA INTEGRALE
(tieni conto che il cereale in chicco ha una resa maggiore della pasta. L’integrale in genere poi ha un potere saziante maggiore per il suo alto contenuto di fibra)
FARINA INTEGRALE
(di grano e di mais)
LEGUMI SECCHI
MISO
SALSA DI SOIA DI BUONA QUALITA’
UMEBOSHI (prugnepurea e acidulato)
GOMASIO
ALGHE
KUZU
CIPOLLE
VERDURE RESISTENTI
(cavoli e verze, carote, daikon)

COTTURE

E’ molto importante anche adeguare il tipo di cottura alla stagione.

La cottura trasforma l’energia del cibo e in inverno per scaldarti hai bisogno di cotture forti, come forno e doppie cotture.

Se sei vegano o vegetariano anche un fritto di buona qualità una volta ogni tanto potrebbe farti bene.

In particolar modo vegetariani e vegani dovranno fare attenzione al crudo e a tutti gli alimenti dall’energia raffreddante estrema (insalate, frutta cruda, olio crudo, prodotti tropicali, caffè).

Man mano che ci avvicineremo alla primavera e le temperatura cominceranno ad alzarsi allora potrai gradualmente passere a cotture più brevi (come il vapore o saltare in padella) fino ad arrivare al crudi in estate.

Leggi qui Come affrontare il passaggio alla primavera


RICETTE PER RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO

Ecco dunque un mini ricettario per darti qualche idea su come utilizzare gli alimenti che ti ho consigliato, preparando piatti gustosi e sfiziosi.

Perchè mangiare è un privilegio da godere al massimo.


ZUPPA DI MISO

zuppa di miso sistema immunitario

La zuppa di miso è un piatto tipico della tradizione giapponese ed è uno dei piatti principali della cucina macrobiotica.
E’ una preziosa alleata per combattere gli effetti dell’inquinamento, dello stress e degli eccessi alimentari e ci aiuta a riequilibrare le nostre energie alla fine della giornata.
Il miso viene ottenuto da fagioli di soia fermentati. E’ l’equivalente naturale, e molto più nutriente, del dado da cucina industriale comunemente utilizzato in Occidente.
A livello nutrizionale è ricco di enzimi fondamentali per l’equilibrio della flora intestinale, tra cui i preziosi lattobacilli, contiene vitamine del gruppo B, sali minerali e proteine.
Migliora la digestione, rinforza il tubo digerente, le difese immunitarie, aiuta a disintossicare il fegato e migliora la salute di pelle e capelli.
Gli ingredienti della zuppa di miso possono variare in base alle stagioni.
L’importante è che siano sempre presenti tre verdure: una radice allungata (per esempio la carota o il daikon), una verdura tonda (come la cipolla) e delle foglie verdi (come quelle del cavolo cinese, della catalogna, delle foglie di ravanello, di carota, di broccolo).
La presenza di tre verdure dalla forma e dalla direzione di crescita differenti, rende la zuppa di miso carica di energia in movimento.
L’energia della radice si muove verso il basso, quella della verdura tonda in tutte le direzioni e quella delle foglie verdi si muove verso l’alto.
Dal punto di vista yin e yang è in perfetto equilibrio dinamico, donandoci forza, energia ed armonia.
A queste tre verdure si aggiungono il miso e l’alga wakame ed eventualmente alla fine si può aggiungere del cipollotto fresco, o del prezzemolo, o dello zenzero grattugiato.
Puoi anche aggiungere del TOFU per arricchirla di proteine.
La zuppa di miso al tofu riscalda ed è particolarmente adatta in autunno e in inverno.

Ingredienti per 2 persone circa:

1 carota

1 cipolla piccola o ½ cipolla grande

1 o 2 foglie di cavolo o broccolo

1 pezzetto di alga wakame

2 cucchiaini di miso (calcolare sempre 1 cucchiaino a testa)

Preparazione:

Metti in ammollo l’alga wakame e nel frattempo fai bollire 2/3 tazze di acqua.

Taglia carote, cipolla, foglie e l’alga in striscioline sottili poi buttate nell’acqua in ebollizione e fai cuocere circa 7/8 minuti.

In tutto la zuppa dovrà cuocere non oltre i 15 minuti

Solo a fine cottura aggiungi il miso sciolto in un poco di acqua di cottura.

La consistenza finale della zuppa deve risultare piuttosto brodosa: si tratta infatti di una specie di brodo di mantenimento, che nutre e scalda allo stesso tempo.

Eventualmente si può conservare in frigo per qualche giorno.

Puoi utilizzare il miso anche come fosse un ‘dado’ da cucina e aggiungerlo alle verdure cotte o a qualsiasi altra zuppa o brodo caldi prepari.

SALSA MISO TAHIN

Una variante golosa per gustare questo ingrediente straordinario.

Ti servirà solo emulsionare 1 cucchiaino di miso (se hai il miso bianco, meglio) con 1 cucchiaio di salsa tahin e acqua quanto basta fino a raggiungere la consistenza desiderata.

Otterrai una salsina dal gusto vagamente simile al gorgonzola! Ideale per condire la pasta o mantecare il riso.

Tutto quello che c’è da sapere sul miso nell’articolo:

TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUL MISO, IL SEGRETO PER LA BUONA SALUTE E LA LONGEVITÀ.

Il miso si trova in tutti i negozi di alimentari bio oppure lo puoi acquistare qui.


SFORMATINI DI MIGLIO, PORRI E ZUCCA CON CROSTA DI SEMI

Tradizionalmente povero, tutti conoscono il miglio come cibo per uccellini.
Di fatto è un alimento molto antico, ricco di vitamine, di fosforo e ferro, è molto sostanzioso e digeribile, adatto per l’infanzia e per la gravidanza.
Può essere considerato un vero e proprio ricostituente naturale, se consumato regolarmente.
Il miglio è il cereale specifico per rafforzare il sistema immunitario. 
Legato all’elemento terra, asciuga l’umidità del corpo e contribuisce alla buona salute di milza, stomaco e pancreas.
Anche la zucca, come tutte le verdure dolci, può considerarsi un alimento curativo e vero toccasana per stomaco, milza e pancreas.

Ingredienti:

150 gr di miglio decorticato

300 gr di zucca privata della buccia

1 porro medio

1 cucchiaio di olio evo

1 cucchiaio di salsa di soia shoyu o tamari

Sale marino integrale

Semi di sesamo

Preparazione:

Scalda l’olio in una padella e fai rosolare il porro tagliato a rondelle (usa anche la parte verde!) e la zucca tagliata a pezzetti sottili.

Aggiungi la salsa di soia, mescola e fai saltare il tutto per un minuto.

Quindi aggiungi il miglio, copri tutto con circa 350 ml di acqua, una presa di sale, copri con il coperchio e fai cuocere circa 20/25 minuti da quando comincia a bollire.

Una volta pronto, suddividi il composto negli stampini, cospargi la superficie con semi di sesamo tostato o gomasio o altri semi e inforna a 200 gradi.

Fai cuocere circa 20 minuti.

Buono caldo o a temperatura ambiente.


RISO INTEGRALE CON DAIKON E FUNGHI SHITAKE

(in questa foto con insalata di ravanelli e lenticchie in agrodolce)
I funghi shitake sono risultati efficaci nella riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue, nella stimolazione del sistema immunitario e in particolare contro i virus.
Puoi mangiarli nelle zuppe o saltati in padella con altre verdure, nella quantità di 1 fungo a testa.
Si trovano nei negozi di alimentari bio sia secchi che freschi.
Se non li trovi puoi acquistarli qui.
Il daikon fresco si trova abbastanza facilmente anche nei grossi supermercati. Ha l’aspetto di una carota bianca gigante e il sapore del ravanello.
Oltre ad essere ricco di minerali come calcio, potassio, magnesio, ferro, fosforo, e di vitamina C, vitamine del gruppo B e fibre.
Per le sue caratteristiche e il sapore piccante in macrobiotica è consigliato nelle diete dimagranti e detox.
Ha provate virtù disintossicanti, antigonfiore, diuretiche e drenanti, ottimo alimento da utilizzare anche per contrastare la cellulite e il grasso viscerale.
Agisce come mucolitico e quindi è utile in caso di tosse e raffreddore sotto forma di decotto.
Il daikon secco si trova nei negozi di alimentari bio oppure puoi acquistarlo qui.

Ingredienti:

1 tazza di riso integrale (circa 150 g)

1 cipolla

1 manciata di daikon secco (eventualmente anche daikon fresco, circa metà)

3 funghi shitake (secchi o freschi)

250 g di piselli cotti

1 cucchiaio di olio evo

2-3 cucchiai di salsa di soia shoyu o tamari

sale marino integrale

timo

aceto di riso (o di mele) o acidulato di umeboshi

Preparazione:

Cuoci il riso integrale per assorbimento. Di solito con il doppio del volume di acqua cuoce coperto in circa 50/60 minuti.

Puoi utilizzare anche il riso basmati integrale che cuoce in metà del tempo.

Mentre il riso cuoce metti in ammollo i funghi e il daikon e affetta la cipolla.

(Se usi quelli freschi naturalmente non avrei bisogno di ammollo. Grattugia il daikon e taglia a fettine i funghi).

Fai appassire la cipolla con un pizzico di sale in una padella spennellata di olio.

Quando daikon e shitake saranno morbidi tagliali e aggiungili in padella.

Lascia rosolare qualche minuto, poi aggiungi poca acqua e fai stufare coperto finchè tutte le verdure saranno morbide.

A fine cottura aggiungi i piselli cotti, la salsa di soia e il timo.

Quando il riso è cotto aggiungi un cucchiaino di acidulato di umeboshi e mescola bene.

Infine ripassa il riso in padella con le verdure e servi caldo.


VERDURE PRESSATE SAPORITE

Si chiamano INSALATINI e sono le verdure pressate e fermentate in salamoia. Proprio come i crauti.
Le verdure fermentate fanno molto bene alla nostra salute e andrebbero mangiate ogni giorno: sono fonte di lattobacilli ed enzimi digestivi essenziali per avere sempre una flora intestinale efficiente.
I lattobacilli che producono sono dei veri e propri fermenti lattici simili a quelli dello yogurt!
Ideali per chi soffre di gonfiori addominali.
Con la pressatura le verdure restano integre dal punto di vista nutrizionale, perchè non vengono cotte, restano  quindi crude.
Però i 3 fattori tempo, pressione e sale, esercitano un effetto yanghizzante che le rende meno yin, quindi adatte anche all’inverno per un uso quotidiano.
In questo modo puoi beneficiare della verdura cruda e della sua freschezza senza introdurre un’energia troppo raffreddante in un momento in cui il corpo ha bisogno di calore, come l’inverno.

Ingredienti

Verdure a piacere

Sale marino integrale o in alternativa acidulato di umeboshi

Si può pressare qualsiasi verdura dura, ad esempio: cavolo cappuccio, ravanelli, daikon, carote, cipolle, carciofi, finocchi. Si possono anche pressare più verdure insieme.

L’importante è affettare sottilmente la verdura. A quel punto si può utilizzare un apposito pressaverdure (ti confesso che comprarlo mi ha cambiato la vita) oppure procedere con un metodo “fai date”.

Ovvero: metti la verdura affettata in una terrina dal diametro poco più ampio di quello di un piattino.

Aggiungi il sale o l’acidulato di umeboshi e mescola bene.

A questo punto appoggia sulle verdure un piattino. Deve coprire quanta più superficie possibile e deve poter scendere per schiacciare le verdure.

Sopra al piattino appoggia un peso, ad esempio una pentola piena d’acqua o 2 pacchi di riso.

Lascia riposare da un minimo di 30 minuti fino anche a 3 o 4 ore.

Trascorso il tempo di pressatura scola le verdure che desideri mangiare e lascia le altre in frigo nel loro liquido. Le verdure pressate si conservano in frigorifero 2-3 giorni.

Soprattutto in inverno ti consiglio di non condirle con olio crudo.

Ecco qualche idea alternativa per condirle e dar loro un po’ di carattere, anche se secondo me sono buone anche al naturale.

  1. Con senape e semini misti tostati (la mia versione preferita)
  2. Con mela e uvetta ammollata
  3. Con salsa ai 4 sapori

Per preparare la salsa ai 4 sapori emulsiona salsa di soia, limone, malto e senape in parti uguali.

Se uno di questi ingredienti non ti piace non lo mettere, verrà buona ugualmente!


CAROTE E ARAME IN AGRODOLCE

Le alghe oltre ad apportare gran quantità di sali minerali hanno la capacità di neutralizzare l’acidità nel corpo e di eliminare i metalli pesanti, che indeboliscono il nostro sistema immunitario.
Puoi utilizzare la wakame in tutte le zuppe, mentre l’alga arame è buonissima saltata in padella con le verdure.
Le alghe si acquistano essiccate e si trovano nei negozi di alimentari bio. Oppure clicca sui nomi per acquistarle on line.

Ingredienti:

6 carote medie

1 pugno di alghe arame

2 cucchiai di semi di sesamo

2 cucchiai di uvetta ammollata o 2 cucchiai di malto

2 cucchiai di acidulato di umeboshi

3 cucchiai olio di sesamo

1 cucchiaio di salsa di soia shoyu o tamari

Sale marino integrale

Taglia le carote a fiammifero e metti le alghe in ammollo per 10 minuti in poca acqua.

Fai stufare le alghe con 2 cucchiai di aceto di riso o acidulato di umeboshi, 1 cucchiaio di shoyu e l’acqua di ammollo per 15-20 minuti

Le alghe devono risultare morbide e l’acqua deve evaporare.

Nel frattempo fai saltare le carote nell’olio di sesamo per qualche minuto con un pizzico di sale, poi unisci le alghe, i semi di sesamo, il malto o le uvette e saltare ancora per 5 minuti.

Le carote devono rimanere croccanti.

Io non amo le alghe e questo è l’unico piatto in cui riesco a mangiarle in quantità. Delizioso, da provare!

TEMPEH IMPANATO ALLE ALGHE E GOMASIO CON PATATE DOLCI

Il tempeh è un derivato della soia, tra i più ricchi di proteine, tanto da essere definito “carne di soia”.
E’ la proteina vegetale più completa che abbiamo a disposizione (è l’unica che da sola contiene tutti gli amminoacidi essenziali) ma anche quella con cui abbiamo meno familiarità.
Si presenta sotto forma di panetti rettangolari ed è formato da soia gialla cotta e sbucciata sottoposta a un processo di fermentazione.
Come il tofu anche il tempeh va cucinato nel modo adatto per essere apprezzato.
Ma una volta imparato scoprirete che è davvero super buono!
Una tra le tante alternative a disposizione in sostituzione della carne.
Il tempeh si trova nei negozi di alimentari bio e in moltissimi supercamercati nel reparto frigo.

Ingredienti:

2 panetti di tempeh

Un pugno di alghe arame 

2 cucchiai di gomasio

(oppure 4 o 5 cucchiai di gomasio alle alghe)

2 cucchiai di senape

1 cucchiaio di olio evo

1/2 limone

Sale marino integrale

Patate dolci

Erbe aromatiche

Prepazione:

Taglia il tempeh a fettine per il largo (3 fette per panetto) poi condiscilo con succo di limone, sale, e olio e lascialo marinare in una teglia da forno per almeno una mezz’ora.

Quindi passa un velo di senape su ciascuna fettina e poi ripassala nell’alga sbriciolata col gomasio (puoi comprare anche il gomasio alle alghe per praticità).

Inforna il tempeh in forno ventilato a 180°C per 20 minuti. Passati i primi 10 minuti gira le fettine dal lato opposto.

Risultato strepitoso, per un piatto che ricorda vagamente il pesce al forno!

Veramente TOP!

Puoi accompagnare il tempeh con un contorno di patate dolci cotte in forno con erbe aromatiche.

Lava bene le patate e tagliale a rondelle più o meno spesse, come preferisci, lasciando la buccia (da cotte verrà via più facilmente). Aggiungi sale, spennelale di olio evo e cospargi di erbe aromatiche a piacere.

Cuoci in forno ventilato a circa 180/200 gradi per una mezz’ora.

Le patate dolci (o batate, o patate americane) non appartengono alla famiglia delle solanacee, hanno un indice glicemico molto più basso rispetto alle patate bianche e apportano molti più nutrienti, quasi il doppio. In particolar modo sono ricche di vitamina A e di potassio.

ZUPPA DI FAGIOLI AZUKI CON CAROTE E CAVOLO CAPPUCCIO

reni sono l’organo dove risiede la nostra energia vitale, perciò è molto importante fare in modo che i reni non si indeboliscano.
L’affaticamento dei reni porta come conseguenza anche l’abbassamento delle nostre difese immunitarie.
fagioli azuki hanno essi stessi forma di reni e sono il principale alimento che abbiamo a disposizione per nutrirli e rinvigorirli. I reni sono la sede della
Inoltre i fagioli azuki sono molto proteici e ricchi di calcio, ferro e vitamine.
Puoi trovare azuki e alga kombu in tutti i negozi di alimenti bio oppure acquistarli qui e qui.

Ingredienti:

Fagioli azuki

1 pezzetto di alga kombu

Carote

Cavolo cappuccio

Sale marino integrale

1 cucchiaio di Olio evo

1 cucchiaio di salsa di soia shoyu o tamari

Utilizza le verdure nelle quantità che preferisci o che hai a disposizione.

Come prima cosa metti gli azuki in ammollo per almeno 6 ore con un pezzetto di alga kombu.

Fai stufare la cipolla con 1 cucchiaio di olio evo e 1 cucchiaio di salsa di soia, poi aggiungi i fagioli facendoli tostare per qualche minuto.

Ricoprirli con acqua o brodo vegetale e continuare la cottura per circa 50 minuti.

Controlla la cottura dei fagioli. A questo punto dovrebbero essere già quasi pronti. Se sono ancora molto duri prosegui la cottura finchè non si saranno ammorbiditi.

Quindi aggiungi le carote tagliate a rondelle e il cavolo tagliato a strisce, metti una presa di sale e fai cuocere ancora per 15 minuti.

Ricorda che i fagioli per essere pronti devono essere molto morbidi, si devono quasi sfaldare.

Puoi aggiungere il cereale che preferisci a questa zuppa. Io ti consiglio il grano saraceno in pieno inverno e l’orzo verso la primavera.


MELE COTTE CON KUZU E CREMA DI NOCCIOLE

Sappiamo che la frutta cruda nelle stagioni fredde andrebbe ridotta perché la sua energia estremamente yin raffredda il corpo e lo indebolisce esponendoci al rischio di malanni di stagione.
La cottura è un modo di “yanghizzarla”, ovvero di trasformare la sua energia armonizzandola con l’ambiente esterno. Se poi oltre a cuocerla utilizziamo il kuzu l’effetto yang sarà ancora più forte.
Il kuzu infatti è un amido estratto da una radice che cresce in montagna e scende molto in profondità nella terra, diventando molto yang.
Le sue proprietà curative sono straordinarie.
E’ un antinfiammatorio naturale e contiene carboidrati e sali minerali, come calcio, fosforo e ferro.
Ha inoltre un potente effetto alcalinizzante, in quanto previene l’acidosi soprattutto nel sangue e nei succhi gastrici.
Il suo amido disinfiamma, lenisce e stimola la guarigione di tutto il tratto digerente.
In Giappone viene utilizzato da secoli sia come alimento che come rimedio naturale e viene usato anche nelle cure ospedaliere.
In cucina lo puoi utilizzare come addensante per i dolci al cucchiaio, nella zuppe o con la frutta cotta.
Per la sua capacità di portare in profondità del corpo l’ingrediente a cui è abbinato e si utilizza anche per la preparazione di rimedi come ad esempio il famoso ume kuzu.
Abbinato alla frutta cotta ha la capacità di rilassare il corpo. Quindi è utile anche in caso di ansia, insonnia, stress, fame nervosa.
Lo so che stai storcendo il naso al sentir parlare di frutta cotta…
Già ti sento: la frutta cotta non è un dolce, è triste, è da ospedale…
Tu provala così e non potrai più farne a meno!!!

Ingredienti:

Mele e/o pere (4/5)

Acqua q.b.

1 cucchiaino di kuzu

Procedimento:

Tagli in pezzi non troppo piccoli la frutta (se è biologica lascia pure la buccia), mettila in una pentola, aggiungi un mestolino d’acqua (di quelli piccoli) un pizzico di sale e fai a fiamma bassa per almeno 15 minuti. Sciogli in kuzu in mezzo bicchiere d’acqua fredda, aggiungilo alla frutta e fai cuocere ancora qualche minuto.

Questa è la ricetta base. E ti assicuro che già così è buonissima.

Io di solito aggiungo cannella o scorzette di limone o fettine di zenzero.

Ti consiglio di provarla con 1 cucchiaino di crema di nocciole, o altra crema di frutta secca, se vuoi aggiungere una quota di grassi e proteine e ottenere un sapore più deciso. In questa versione ideale a colazione, abbinata anche a un cereale o al porridge.

Per una versione ancora più golosa, o se sei abituato ancora ai sapori zuccherati, puoi aggiungere anche malto, uvette, frutta secca, pezzetti di cioccolato, insomma quello che preferisci!

Io all’inizio, quando ho deciso di abbandonare lo zucchero, mettevo badilate di malto ovunque, uvette come se piovessero, cannella dappertutto. Oggi non ne sento più il bisogno. Ma in una fase di passaggio può esserti utile utilizzare questi ingredienti.
Ma attenzione perchè il gusto dolce, anche se viene da ingredienti sani, quando è troppo estremo perde il suo potere curativo e rilassante.
La frutta cotta col kuzu si può preparare in quantità e conservare in frigo 2 o 3 giorni. E’ ottima per colazione o quando viene quella voglia di dolce che non proprio non se ne può fare a meno.
Il kuzu si trova in tutti i negozi di alimenti biologici in polvere o a pezzetti (sembrano sassolini bianchi).

Ma se non lo trovi lo puoi acquistare qui.

MUFFINS VEGANI MANDORLE E CIOCCOLATO AL VAPORE

Se ti viene voglia di un dolce più consistente, puoi provare questi muffin al vapore.
La cottura al vapore non rende i dolci più ‘light’, come alcuni vogliono farti credere, nel senso che i valori nutrizionali e le calorie non cambiano con la cottura, a mano che tu non li frigga!
Ma la cottura al vapore risolve il problema dell’effetto contraente delle farine cotte in forno.
Un corpo contratto è più facilmente soggetto agli infortuni (capito runners) e a tutta una serie di problematiche legate ad ristagni, indurimenti e accumuli.
Se vuoi, puoi approfondire l’argomento qui.

Ingredienti per 4 muffins:

50 gr di farina 1

50 gr di farina di mais fioretto

25 gr di farina di mandorle (ti basterà tritare finemente le mandorle nel robot da cucina)

20 ml di olio di mais (spremuto a freddo)

2 cucchiai di malto di riso

70/80 ml di bevanda vegetale (meglio soia o avena)

1 pizzico di sale

1 cucchiaino colmo di lievito bio per dolci

1 cucchiaio di gocce di cioccolato fondente

(oppure 30 gr circa di cioccolato extra fondente tagliato grossolanamente)

1 cucchiaio di mandorle tritate grossolanamente

Preparazione:

Unisci prima tutti gli ingredienti secchi, poi aggiungi i liquidi. La bevanda vegetale per ultima. Deve risultare un impasto denso, non liquido.

Riempi 4 stampini per muffin in silicone e metteteli nella vaporiera già calda.

Io ho usato i cestelli di bambù.

Fai cuocere 25 minuti, poi togli il coperchio e lascia cuocere ancora 10 minuti.


Spero che le mie ricette ti piaceranno.

Fammi sapere se le rifai e, se ti fa piacere, postale e taggami sui miei canali social: IG e FB

Se desideri approfondire questo o altri argomenti, vuoi altri consigli o senti il bisogno di una consulenza personalizzata e costruita su di te, non esitare a scrivermi a questo indirizzo: info.runveg@gmail.com

Intanto grazie per avermi letto 🙏

Michela


Michela Montagner
Terapista alimentare
Consulenze private | Corsi di cucina anche a domicilio
Mail: info.runveg@gmail.com
IG: @run_veg
FB: @lastramichi

 

**disclaimer: le informazioni contenute sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo e non intendono sostituire il parere del medico e/o dello specialista

 

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