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Milano ricomincia a correre con la Salomon Running 2020

La Salomon per me è una gara speciale. Da quando l’ho corsa la prima volta nel 2015, quando si chiamava ancora Salomon City Trail e mi aveva addirittura regalato un podio!

Decima donna assoluta e terza di categoria: una soddisfazione che mi aveva dato la spinta finale per aprire il mio blog, che era lì, nella mia testa e nei miei appunti da anni.

Su quel podio, 5 anni fa, mi sono convinta che essere vegani e sportivi si può.

E non parlo dei vegani famosi: i risultati  delle loro perfomance dimostrano come di certo non siano svantaggiati dalla loro scelta.  Ma lì a mio parere c’è del talento e una dedizione che va oltre anche alle scelte alimentari.

Io pensavo a noi, gli amatori, quelli che devono incastrare gli allenamenti tra ufficio, spesa, figli e aperitivi. Che non siamo seguiti ogni momento da preparatori, massaggiatori e nutrizionisti.

A 5 anni di distanza è davvero cambiato quasi tutto.

Io di certo sono un’altra, ma continuo a correre e a portare avanti questo piccolo progetto, che è quello di condividere con più persone possibile una ‘visione’ del cibo e della vita che mi ha reso felice.

Ma al di là di noi e dei nostri percorsi personali, il mondo ormai è cambiato e forse non sarà mai più quello di prima.

E per ricominciare a vivere noi dobbiamo cambiare con lui.

La Salomon Running 2020 è stata la prima gara milanese dopo la Pandemia che ha sconvolto le vite di tutti in questo assurdo 2020.

Sono stata molto indecisa se partecipare. Temevo che una gara podistica potesse essere il festival del droplet e dell’assembramento. E invece…

Sorrisi, distanziamenti, mascherine, partenze a scaglioni ma tanto divertimento, un primo passo verso la normalità.

Tutte le code si sono svolte in modo rapido, ma ordinato. E in totale sicurezza.

E vi dirò che la partenza in file ordinate dietro al gonfiabile, ciascuno distanziato di un metro dall’altro, mi sembra una buona pratica che non abbandonerei più.

Meglio che partire tutti ammassati, che ad ogni start si rischia la vita, tra gomitate e il rischio di essere calpestati, peggio di quando andavamo a pogare a 20 anni…

Mascherina obbligatoria per i primi 500 mt di gara, l’unico momento in cui, si sa, c’è il vero rischio di assembramento.

E’ stato più emozionante di quanto pensassi riattaccare il pettorale e sentire di nuovo salire il demone.

Quella cosa che ti prende quando lo indossi… una volta che hai attaccato le spillette alla maglietta sai che devi dare tutto quello che hai. Non importa se non puoi vincere. Non è per vincere che noi amatori corriamo.

E’ la sfida il vero divertimento. Quella tra e te. Io forse potevo dare un pochino di più, ma sono felice così.

Un percorso diverso quest’anno, per forza di cose.

La salita al grattacielo dell’Allianz, la grande attrazione della Salomon lunga, è mancata, così come quella manciata di km in meno, tuttavia il nuovo percorso mi è piaciuto moltissimo: divertente e molto vario, quasi tutto in natura, fatto di sentieri, salite e discese, Monte Stella, Gira Gira, Cammello e il passaggio iniziale e finale al parco CityLife, al centro congressi Mi.Co. e all’interno del velodromo Vigorelli.

Mi sono divertita un mondo a sputare i polmoni e a spaccarmi le gambe coi gradini, le salite e le discese con le corde, che se cerchi bene a Milano c’è tutto, anche il mare 😉

E a provare di nuovo quella spossatezza che ti risucchia tutta dopo una gara ma allo stesso tempo ti senti leggera che potresti volare.

La mia prima medaglia post lock down è per Stefano, il mio compagno, oggi anche mio coach, che  è stato davvero bravissimo a saper sfruttare al meglio il mio stato di grazia post lock down  (4 kg in meno e tutti i dolori, dolorini e doloretti spariti) e farmi riacquistare brillantezza e un pochino di velocità.

Che nel mio caso significa lavorare sulla qualità anche a scapito del volume.

E per tutti noi, podisti della domenica, che ogni volta che ci allacciamo le scarpe invece di restare a dormire scegliamo di rendere straordinarie le nostre vite ordinarie. Almeno per qualche ora.

E un grazie di cuore anche agli organizzatori di questo evento e a tutti gli organizzatori di eventi sportivi e culturali per la professionalità e il coraggio che dimostrano in questi tempi davvero difficili.

‘Don’t Stop MI Now’ era il frame della Salomon 2020: e così è stato, Milano è ripartita tornando a correre con prudenza, in sicurezza e con tanta, tanta gioia.

 

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