Mia mamma faceva un ragù buonissimo. Di carne ovviamente.
Ma lo metteva sul fuoco la domenica mattina alle 8.00 per farlo cuocere qualche ora e ricordo che quell’odore intenso di soffritto e carne che sfrigolava mi prendeva la testa… mi alzavo intontita e bevevo il caffè in una cucina tutta invasa di aroma di ragù.
Il ragù è un piatto a cui non voglio rinunciare, non perchè viva come privazione il fatto di aver scelto di non mangiarlo, ma perchè è uno di quei sapori che appartengono alla mia infanzia e al ricordo della mia mamma.
Le varianti vegetali del ragù sono diverse, tutte molto buone, gustose e nutrienti. Che non fanno in alcun modo rimpiangere la ricetta originale.
L’ingrediente segreto è l’amore: quello che mettete nel prepararlo per voi e per i vostri cari, come facevano le nostre mamme. Carne o non carne.
Questo ragù di lenticchie poi è davvero speciale.
Le lenticchie sono ricche di proteine, fibre, sali minerali e vitamine e sono considerate, fin dai tempi antichi, la carne dei poveri. E si stima che il loro contenuto in ferro sia di gran lunga superiore rispetto alla carne.
Per rendere complete le proteine contenute nelle lenticchie è come sempre necessario abbinarle a pasta o cereali.
La biodisponibilità del ferro contenuto nelle lenticchie aumenta moltissimo se si aggiunge la vitamina C: in questo caso potete mettere del succo di limone nell’acqua di ammollo.
Ma ecco la ricetta.
Ingredienti:
1 carota
1/2 cipolla
1 gambo di sedano
200 gr di lenticchie piccole
700 ml passato di pomodoro
odori vari
vino rosso qb
sale qb
Preparate un bel trito (fino fino e abbondante) di carota sedano e cipolla e qualche odore (alloro, salvia, quello che avete). Poi fate cuocere per 10/15 minuti a fuoco lento con un pizzico di sale, olio evo e un goccino d’acqua. Poi buttate le lenticchie (lasciate precedentemente in ammollo almeno 1 ora con succo di limone), fatele rosalare qualche minuto e poi sfumate con il vino rosso. Quando il vino è evaporato bene aggiungete la salsa di pomodoro, il sale, coprite e lasciate cuocere per almeno un’oretta (controllando di tanto in tanto che non si asciughi troppo ed eventualmente aggiungendo acqua calda).
Un piatto di pasta integrale condita con questo ragù contiene carboidrati, fibre e proteine complete: è perfetto per un pranzo della domenica al rientro da un allenamento o da una gara!
Bon appetit & Run Veg

Sono Michela, ma per tutti sono La Michi.
Vegetariana della prima ora, oggi felicemente vegana, maratoneta per passione e cuoca per diletto, mi interesso da anni all’approfondimento di temi legati all’alimentazione, allo sport e al benessere.
Diplomata Guida alla terapia alimentare alla Sana Gola di Milano e presso l’Accademia Italiana Fitness in Nutrizione per lo sport, tengo corsi di cucina macrobiotica vegana e consulenze personalizzate.