A Busto non ci si va per ammirare i panorami, per riempirsi gli occhi delle meraviglie dei paesaggi o per sentirsi un tutt’uno con la natura.
A Busto ci si va perchè è veloce, ben organizzata, costa relativamente poco e ha un pacco gara da urlo che comprende un’utilissima maglia tecnica invernale.
E come certi vini, con gli anni migliora. Eh si perchè quest’anno c’erano pure le griglie di partenza assegnate in base ai tempi ottenuti sulla distanza e il blocco del traffico.
Però si sa, a Busto come la metti la metti, piove, e fa freddo. Sempre. Ecco, quest’anno no, quest’anno c’erano un sole e un tepore che sembrava primavera.
Insomma una mezza da pb, con sempre più iscritti e un’organizzazione sempre più efficiente.
Era la mezza che puntavo per il personale, mi sono allenata come una dannata e fino alla domenica prima ero in splendida forma e carica come una molla. Ma poi… ecco l’imprevisto: il malanno di stagione, un raffreddore pazzesco, dolori muscolari, mal di testa, tracheite. Panico. Perchè una gara la puoi anche bucare, ma almeno l’hai corsa. L’idea di non partire nemmeno è sempre la peggiore.
Che poi l’ultimo (vero) allenamento l’avevo fatto la domenica prima e a quel punto è come a scuola, quando chiudi i libri e: basta ripassare, quello che so, so. Non sarà di certo una settimana ferma in casa a pregiudicare le cose. L’importante è stare calmi e aspettare che si compia il miracolo!
E, come spesso accade, la domenica mattina il miracolo si compie! Mi sento meglio, per lo meno in grado di scendere dal letto e vestirmi finalmente, così metto nello zaino scarpe, crono, fazzoletti e olii balsamici vari, parto e corro la mia gara.
E ho pure portato a casa il personale anche se, devastata dalla tracheite, alla fine non avevo nemmeno più la voce per gridare al pb!
Che poi, pb o non pb, a Busto sai che incontri sempre gli amici, sai che c’è Ando’, il nostro Antonio Capasso, a cui regalare un sorriso, sai che alla fine il ricco ristoro ti ripagherà di tutti gli sforzi. E ti senti sempre un po’ a casa.
Per la cronaca:
Quest’anno La Mezza Maratona di Busto Arsizio ha ospitato il Campionato Regionale UISP Lombardia di specialità.
Oltre 2000 i finisher e 900 gli arrivati al traguardo della Yes we run, la non competitiva di 9,2 km
Salgono sul podio 2015: Matteo Maliverno per l’Azzurra Garbganate e Simona Baracetti per i Road Runners Club Milano.
Ah, dimenticavo! Le docce. Niente. Roventi.
Ci si rivede l’anno prossimo per il 25esimo anniversario della maratonina.
Perchè Busto è Busto.
Run Veg, Run good!
Potete trovare tutte le foto a questo link: http://andocorri.blogspot.it/2015/11/8-nov-2015-busto-arsizio-va-maratonina.html
Sono Michela, ma per tutti sono La Michi.
Vegetariana della prima ora, oggi felicemente vegana, maratoneta per passione e cuoca per diletto, mi interesso da anni all’approfondimento di temi legati all’alimentazione, allo sport e al benessere.
Diplomata Guida alla terapia alimentare alla Sana Gola di Milano e presso l’Accademia Italiana Fitness in Nutrizione per lo sport, tengo corsi di cucina macrobiotica vegana e consulenze personalizzate.