Le mie prime Ghost sono state le 8. Le avevo ricevute in regalo per il mio compleanno.
Nella Berlin Special Edition. Meravigliose. Avevo appena aperto il blog e quello sulle mie nuove scarpe berlinesi è stato uno dei miei primi articoli.
Grazie a questo regalo mi ero finalmente decisa a cambiare scarpe optando per un modello più leggero.
Perchè quando ti affezioni a una scarpa è quasi impossibile lasciarla… sai che lei non ti tradirà mai, ti conosce, si adatta a te… ci vuole coraggio!
Con le mie Ghost 8 Berlin Edition mi sono trovata benissimo e ci avevo fatto persino il mio pb alla Pisa Marathon 2015, ancora imbattuto, ahimè…
Da allora non le ho più lasciate.
L’anno scorso le 9 e questo autunno le Ghost 10.
(ph Run Like Never Before)
Se mi permettete una divagazione quello che mi è sempre piaciuto di Brooks, a prescindere, sono 2 cose: la sua filosofia “Run happy”, ovvero l’intento di ispirare le persone a correre e condurre una vita attiva. Che in fondo noi amatori corriamo perchè correre ci rende felici, per quale altra ragione altrimenti?! E poi che il quartier generale di Brooks si trova a Seattle, negli Stati Uniti, una località iconica per una runner della mia generazione 😉
Ma torniamo alla Ghost 10.
La si potrebbe chiamare Ghost 10…e lode!
Arrivata infatti alla sua decima edizione la Ghost, emblema della categoria Cushion è diventata quest’anno il modello più premiato di Brooks.
Ancora più ammortizzata e perfezionata nei minimi dettagli la Ghost 10 ha infatti ottenuto il riconoscimento di Runner’s World che le ha dato il premio Editor’s Choice nella guida alle scarpe dell’autunno-inverno 2017.
Al tempo stesso il sito aggregatore Run Repeat l’ha posta ai vertici della sua classifica (con un
punteggio di 96/100) tra le scarpe da corsa meglio recensite dell’anno.
Le sue caratteristiche tecniche la rendono una scarpa neutra adatta un po’ a tutti ed è pensata per chi cerca l’equilibrio ideale tra una calzatura neutra dalla giusta ammortizzazione ma che abbia allo stesso tempo la giusta morbidezza e capacità di spinta.
Per questa ragione le trovo perfette per me, per affrontare soprattutto allenamenti lunghi e lunghe distanze in gara. Non troppo peso ma giusta protezione, comfort e sicurezza.
(ph Claudio Tovani)
Ma quali sono i punti di forza e le differenze rispetto alla versione precedente?
Sostanzialmente 2:
1. più ammortizzata: l’intersuola in BioMoGo DNA, marchio di fabbrica delle calzature Brooks
si adatta dinamicamente a ogni falcata e il Crash Pad segmentato al tallone inoltra
ammortizza ogni passo e garantisce transizioni tacco-punta fluide.
2. più confortevole: la tomaia Air Mash in stampa in 3D Fit Print migliora la calzata e regala
una piacevole sensazione di leggerezza. La maglia traforata tecnica garantisce una
traspirazione assoluta ed è posizionata strategicamente dove serve per fornire elasticità e
sostegno.
Senza naturalmente trascurare il design, sempre più accattivante. Che anche l’occhio vuole la sua parte. Siamo donne, non solo runners 😉
(ph Claudio Tovani)
Non solo Ghost
Io ve lo dico, di Brooks ho provato molti modelli e li amo tutti.
Brooks infatti mette a disposizione dei runner diversi tipi di scarpa che permettono di correre più a lungo, più veloce e in maggiore sicurezza.
Calzature innovative come la Brooks Transcend (qui le mie impressioni sulle Transcend 4) – appena uscita la 5 di cui vi parlerò prossimamente – le Glycerin, tra le più vendute, o le nuovissime Levitate che io uso per lavori veloci e ripetute.
Si tratta di trovare il proprio modello ideale, senza mai dimenticare il nostro mantra:
#run happy
Potete acquistare le vostre Ghost 10 qui per il modello donna e qui per il modello uomo.
brooksrunning.it
(ph Claudio Tovani)
(ph Claudio Tovani)
Sono Michela, ma per tutti sono La Michi.
Vegetariana della prima ora, oggi felicemente vegana, maratoneta per passione e cuoca per diletto, mi interesso da anni all’approfondimento di temi legati all’alimentazione, allo sport e al benessere.
Diplomata Guida alla terapia alimentare alla Sana Gola di Milano e presso l’Accademia Italiana Fitness in Nutrizione per lo sport, tengo corsi di cucina macrobiotica vegana e consulenze personalizzate.